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Sinistra per Calenzano

Cultura e Istruzione

Sinistra per Calenzano esprime rammarico per la bocciatura, durante lo scorso Consiglio comunale, del suo Ordine del Giorno contro l’inopportuno ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, che avviene elargendo pesanti concessioni al regime di Erdogan in Turchia e alle spese del popolo curdo e dei suoi diritti, ridotti a merce di scambio.

Fino ad ora, infatti, proprio in Svezia e Finlandia il popolo curdo aveva trovato ospitalità e riconoscimento dei propri diritti fondamentali, con l’asilo politico e la protezione dalle persecuzioni del regime turco.

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"Camminando per Calenzano, Urban Walking Experience", la serie di passeggiate culturali organizzate da Assieme e Sinistra per Calenzano in collaborazione con i Circoli del territorio, si conclude in bellezza venerdì 17 giugno, con una cena a base di prodotti e ricette storiche del nostro territorio, presso il Circolo ARCI La Vedetta.

Come nelle passeggiate, anche durante la cena saremo accompagnati dai racconti ed approfondimenti di Fabrizio Trallori, storico del paesaggio e docente di storia, tradizioni e cucina storica nei corsi della Regione Toscana per la formazione di guide turistiche e ambientali.

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In occasione della Giornata Internazionale della Donna di quest'anno, segnata dalla tragedia della guerra in Ucraina, condividiamo il pensiero e le parole di Silvia Avallone.
Buon Otto Marzo a tutte le donne: contro tutte le violenze e le discriminazioni, sempre.

Le donne raramente hanno potuto scegliere. Nei manuali di storia del liceo chi ha deciso, comandato, depredato e manovrato armi è stato, in schiacciante maggioranza, uomo. Maschili i nomi rimasti, i monumenti dedicati. La memoria delle donne violentate, uccise, spartite, e dei loro figli si è spesso persa nello spazio bianco tra le righe. La Storia l’hanno fatta sempre sgobbando nelle retrovie, nelle fabbriche, nelle case, nei lazzaretti, nelle infermerie da campo, senza medaglie. È stato chiesto a noi di occuparci dei corpi e delle storie degli altri, di riparare i danni, di crescere i bambini, di accompagnare gli anziani, di curare i feriti, di portare il lutto, di stare sul crinale tra la vita e la morte e suturare in silenzio. Però il mondo ha bisogno di noi, come noi abbiamo bisogno del mondo. E di non subirla, la Storia, di non guardarla da lontano. Ma di cambiarla a partire dalla memoria del dolore, dalla memoria della solidarietà, dalla logica del mettere al mondo anziché del togliere.

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Dove siamo