C’è poco da fare: nonostante tutto i numeri non sono il forte dell’Amministrazione di Calenzano.

Come per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima, anche i dati forniti nel comunicato stampa dello scorso 3 ottobre sugli alloggi ad affitto agevolato che il Comune acquisisce nel comparto 2C in località Il Pino sono fasulli. In particolare non corrisponde al vero quanto riportato anche dagli organi di stampa, e cioè che “il Comune mette a disposizione quasi 2 milioni di risorse proprie, per incrementare gli alloggi da destinare al canone agevolato”.

In realtà di risorse proprie non mette nemmeno un euro, in quando compra i 6 alloggi con il ricavato della vendita del terreno.

Se davvero il Comune come asserito avesse speso 2 milioni per acquisire poco più di 400 mq di alloggi non avrebbe certamente fatto un ottimo affare in quanto gli avrebbe pagati quasi 5 mila euro al mq.

Ancora una volta una comunicazione frettolosa, dettata dall’ansia di risultato, altera la realtà dei fatti.

Noi siamo d’accordo che il Comune investa effettivamente 2 milioni di euro, non necessariamente di risorse proprie ma eventualmente cercando nei prossimi mesi specifici finanziamenti regionali e nazionali, per costruire (e non per comprare) alloggi a canone agevolato e/o edilizia residenziale pubblica utilizzando tutta la capacità edificatoria residenziale di cui il Comune è titolare in quanto proprietario di ¼ delle aree e cioè 1.300 mq di sul corrispondenti a 20 alloggi.

Si tratta di una importante opportunità già nella completa disponibilità del Comune: non ci sono espropri da fare ma semplicemente da esercitare le proprie prerogative di proprietario e quindi di committente.

Ci si lasci finalmente alle spalle l’impropria vocazione immobiliarista (della serie compro, baratto e vendo) che ha caratterizzato negli ultimi anni l’azione dell’amministrazione (dall’acquisto della sede dei vigili, alla vendita degli alloggi a canone agevolato previsti nel comparto di via Risorgimento, alla vendita dell’immobile di via Giotto, alla cessione della ex scuola materna di Settimello, alla vendita del terreno alle Carpugnane), con una oggettiva subalternità al mercato, e si torni a realizzare direttamente mediante appalto le opere che servino ai cittadini.

Il nostro territorio è molto indietro rispetto agli altri comuni come dotazione di edilizia residenziale pubblica. I valori immobiliari sono più alti e trovare una casa in affitto a prezzi accessibili per le famiglie è una missione quasi impossibile. Il mercato da solo non riesce a rispondere a questo bisogno, pertanto è indispensabile un impegno diretto del comune su questo tema.

Questa degli alloggi al Pino è una occasione importantissima che non deve essere sprecata se si ha davvero la volontà di realizzare edilizia sociale  nel nostro comune, come promesso in tutti i programmi elettorali, compreso quello dell’attuale maggioranza, e non di fare mera testimonianza (o propaganda).

Il Gruppo Consiliare "Sinistra per Calenzano – Per la Mia Città"