Il dibattito aperto a livello nazionale sulla concessione per la gestione delle autostrade, con una parte delle forze di governo che preme per una revoca e la risposta della società concessionaria che denuncia sia un grave deficit che l’ipotesi di fallimento in caso di revoca stessa, pone gravi interrogativi anche al nostro Comune.

La realizzazione della terza corsia in A1 nel tratto che interessa il nostro territorio era stata contrattata dall’Amministrazione all’inizio degli anni 2000, ponendo vincoli sull’attuazione del cantiere, ottenendo in cambio il compimento a carico della società di varie opere dal valore di diversi milioni di euro e importanti per la valorizzazione ambientale del nostro Comune.

Fra tutte il Parco delle Carpugnane e la realizzazione della pista ciclabile fra Calenzano e Carraia.

Opere che nei dieci anni successivi non hanno trovato concretizzazione.

Lo avevamo già sottolineato tempo addietro senza trovare risposta da parte della precedente Amministrazione; una preoccupazione che non sembra essere stata soltanto nostra, visto che nella passata legislatura l’Assessore con la delega attinente a queste opere ha rassegnato le proprie dimissioni denunciando i ritardi accumulati.

Qual è la situazione allo stato attuale?

Ci sono opere ultimate non ancora consegnate al Comune?

Le opere mancanti sono state poste a contratto con Società Autostrade, in modo da conoscere i reali tempi di realizzazione e i finanziamenti stanziati?

Quanto portato a termine rispetta realmente gli impegni assunti oppure è addirittura non conforme, con evidenti vantaggi e risparmi a favore di Società Autostrade?

Questi interrogativi nascono dal fatto che si sono persi anni preziosi per gestire i rapporti e le concretizzazioni, circostanza che ci porta a discutere di tali ritardi e mancanze nel periodo peggiore possibile, data la situazione presente a livello nazionale.

Ci pare sia giunto il momento di fare chiarezza: invitiamo l’Amministrazione a rispondere puntualmente su tutti i problemi e le reali possibilità di giungere a conclusioni positive. Ne hanno diritto in primo luogo i cittadini di Calenzano.