“…casa per casa…” sono parole contenute nell’ultima frase di Enrico Berlinguer durante il comizio a Padova dell’estate 1984. Non sono un’incitazione propagandistica o un esercizio retorico: sono un modo di intendere la politica. Di parlare ad un popolo che si muove come collettività, legato da aspirazioni e valori comuni. Che ha il coraggio e la forza delle sue idee, e per questo è in grado di comunicare con le persone guardandole negli occhi. Parlar loro delle aspirazioni ad una società più giusta e più solidale, cambiandola dal punto di vista dei più deboli, ovverosia da quel punto di vista che migliora la società nel suo complesso per il bene di tutti.

Certo sono passati 35 anni, gli strumenti di informazione sono completamente cambiati, e la sinistra al passo con i tempi deve saper usare tutte le opportunità che il mondo collegato in rete offre.

Ma il punto non è questo, bensì come la politica debba usare i nuovi strumenti. Possono essere un veicolo di crescita impensabile fino a pochi anni fa, come quando milioni di ragazzi in tutto il mondo manifestano contro i cambiamenti climatici, esercitando quella critica più radicale dello sviluppo capitalistico ormai dimenticata da tempo.

Oppure possono essere utilizzati, come purtroppo avviene per la quasi totalità dei casi in Italia, per diffondere disinformazione e per seminare odio e paure ingiustificate, per restare sempre alla superficialità delle questioni, senza mai azzardare una profondità di pensiero, un’analisi che sorregga una proposta.

Siamo palesemente in perenne campagna elettorale, e la propaganda prende il sopravvento sul ragionamento. Ma non credo sia solo questo, c’è anche un impoverimento culturale della politica, il prevalere dei personalismi e del carrierismo, una spregiudicatezza che guarda all’occupazione del potere più che al progetto per migliorare e cambiare la società. È l’individualismo fine a se stesso che punta al perpetuarsi nel tempo agitando i problemi senza mai risolverli.

Non siamo “vecchi” quando siamo capaci di innestare nuova vita alla nostra storia proponendo una politica diversa, sostenuta dalla partecipazione passionale ed onesta fatta di persone, di gruppi dirigenti, di militanti o di semplici simpatizzanti che intendono la politica come spirito di servizio, come iniziativa collettiva capace di incidere e cambiare le cose.

Questo abbiamo come progetto: riaggregare la Sinistra nel nostro Comune attraverso occhi e linguaggi che siano al contempo testimoni di una consolidata tradizione, ma anche in sintonia con il nuovo mondo ed i suoi inediti modelli di vita.

È il progetto più nuovo, fresco e giovane esistente, e lo portiamo avanti con tutti mezzi a disposizione per far conoscere le nostre idee, le nostre proposte ed i nostri progetti, fra i quali anche il piccolo mezzo di informazione che abbiamo il piacere e l’orgoglio di consegnarvi. Se è vero che l’immediatezza dei social ci consente di scambiare in tempo reale milioni di informazioni, è anche vero che tale rapidità spesso ha l’effetto di isolarci, di privarci dei necessari e sani rapporti sociali e dalla partecipazione attiva.

Riteniamo invece che il confronto ed il dialogo restino il valore fondante di una forza di sinistra, ed è per questo che non smetteremo mai di chiamarvi ad intervenire, a condividere i vostri pensieri, a “darci una mano” nel modo che ritenete più giusto e spontaneo.