In questo anno di lavoro abbiamo formulato molte proposte, fra cui alcune sulla mobilità sostenibile, sullo sport all’aperto e la manutenzione ed implementazione dei sentieri montani, sulla definizione del Parco di Travalle, sulla forestazione urbana e sulle misure concrete per l’abbattimento delle emissioni inquinanti in alcune zone del nostro Comune. Sono proposte che costituiscono una visione del futuro che riesca a fare di Calenzano un Comune dove si possa vivere ancora meglio.

Si parla di idee e suggerimenti che, legati ad un’efficace politica turistica-ambientale e di valorizzazione del patrimonio storico, porterebbero anche a nuove possibilità di sviluppo economico di molte strutture agricole e ricettive presenti nel nostro Comune. 

Non sono progetti dell’immediato; ora occorre pensare alle difficoltà delle famiglie dandogli sostegno per i centri estivi, per gli affitti, per i mutui sulla casa, occorre pensare ai disabili e alle loro famiglie, alla possibilità che tornino ad un minimo di vita sociale, alla scuola che deve aprire a settembre, al lavoro ed al sostegno ai lavoratori e alle imprese, allo sviluppo dei servizi socio-sanitari nel territorio.

Occorre però accompagnare agli interventi più urgenti per quella che è una vera e propria emergenza sociale, la concezione di una Città del domani, per essere all’altezza delle sfide che ci aspettano.

Non c’è un prima e un dopo: ci deve essere un pensiero complesso che tenga assieme l’oggi e il futuro.

Per ora l’Amministrazione non risponde, a volte cerca di fare propaganda non entrando nel merito, a volte copia malamente, mai però portando sul tavolo una sua idea, una visione che vada oltre il presente.

Entrando nello specifico, anche solo prendendo in considerazione l'ultimo Consiglio comunale e le recenti decisioni a livello regionale, possiamo fare tre chiari esempi di questo atteggiamento:

  • a febbraio avevamo presentato un ordine del giorno sulla pace, che ci è stato respinto, mentre proprio nell'ultima seduta è stato il Presidente del Consiglio comunale a presentare un analogo ordine del giorno, per il quale abbiamo comunque votato a favore;
  • nel Consiglio comunale del 25 maggio avevamo presentato una mozione per sollecitare l'estensione del periodo di sperimentazione del Biglietto Unico Metropolitano, che però è stata bocciata dalla maggioranza definendola come già superata, mentre proprio lo scorso lunedì la Giunta regionale ha approvato la proroga di tale sperimentazione, dimostrando la bontà della nostra richiesta;
  • la nostra mozione sulla forestazione urbana è stata respinta, con la maggioranza che ha difeso a spada tratta le linee guida sulle alberature stabilite dalla Giunta, sconfessando di fatto anche la politica del "cemento zero" professata in campagna elettorale, ritenendo strumentale la mozione in quanto fa riferimento al bando "Toscana Carbon Neutral" che non è ancora pubblicato (sebbene sia già stato ampiamente presentato a mezzo stampa dalle istituzioni regionali competenti), quando in realtà anche senza scomodare dei professionisti si sarebbero potute prendere in considerazione (come specificato nella nostra mozione) le già esistenti Linee guida regionali, che peraltro contengono anche un apposito elenco delle specie arboree con maggior capacità filtrante nei confronti degli inquinanti.

Sappiamo bene che ci sono enormi difficoltà finanziarie, specie in questo periodo di pandemia, ne siamo consapevoli e disponibili nei nostri limiti a farcene carico anche come Associazione.

Perché allora rifiutare il confronto che abbiamo chiesto a più riprese, ognuno nel suo ruolo di maggioranza e minoranza?

L’elettorato ci ha assegnato la nostra parte, e noi non intendiamo cambiarla; si può però ragionare di contenuti, confrontarsi sulle proposte, non si può sempre pensare ad un’adesione incondizionata a quello che propone la giunta e magari alla glorificazione di quella precedente.

Occorre andare avanti, quindi la maggioranza, ed in particolare il PD che ne è la componente di gran lunga determinante, non può credere di passare tutta la legislatura alla rincorsa di proposte senza mai realizzarne alcuna.

Le furbizie hanno le gambe corte: è dovere della maggioranza di aprire davvero un confronto: portate i dati veri che facciano riflettere e determinare le nuove priorità.

Come già detto noi ci siamo e, tranquilli, resteremo in minoranza. Ciò che ci sta a cuore sono gli interessi dei nostri cittadini e la possibilità che si realizzino le opere necessarie, e che si rinsaldi una condivisione delle strategie su cui agire.

Questo continuo rispondere con arroganza e superficialità non fa bene al nostro Comune. Al di là della propaganda siete pronti e disponibili a questo confronto? Noi sì, con le nostre idee e le nostre proposte.

Come si dice? La speranza è l’ultima a morire. Aspettiamo fiduciosi un segnale che mostri come questa maggioranza esista anche sul piano politico.