La campagna di vaccinazione anti Covid-19, seppure a rilento, procede. La speranza di tutti è che possa subire, dopo le festività, una forte accelerazione, per poter mettere in sicurezza nel breve periodo almeno le categorie più esposte e le persone più deboli.

Non è dato di sapere, ad oggi e almeno a noi, come concretamente avverrà l’iter della vaccinazione sul nostro territorio.

In termini generali si è assunto l’orientamento governativo di dare precedenza al personale sanitario, a quello delle RSA e ai loro degenti.

Poi procedere con le persone a rischio per altre patologie e gli ultra ottantenni.

È evidente che sulle prime categorie l’Amministrazione comunale non ha la possibilità e l’autorità per intervenire e dettare un percorso.

Diverso dovrebbe essere il ruolo dell’Amministrazione nella fase che si aprirà per le persone più deboli e disagiate e per gli ultra ottantenni.

In primo luogo chiedendo agli organi preposti alla vaccinazione chiarezza e certezze sui tempi e i modi con cui questa avverrà nel nostro territorio.

Da qui si può e si deve partire per fare una informazione mirata a queste persone.

Ma non solo; trattandosi di fasce sociali con molte problematiche e difficoltà anche logistiche, è opportuno e necessario predisporre, coinvolgendo e coordinandosi con le associazioni di volontariato socio-sanitario del nostro territorio, un piano che consenta di raggiungerle tutte.

È fondamentale che l’Amministrazione assuma un impegno in questa direzione.

Solo un ottimo risultato sulla percentuale dei cittadini vaccinati ci permetterà di uscire dalla crisi pandemica, e di poter guardare al futuro con serenità.