Nonostante sia passato quasi un anno dall’inizio della crisi pandemica ancora non si vede una soluzione ai problemi relativi al trasporto pubblico locale, sia per i rimborsi dei titoli di viaggio non utilizzati che per l’aumento nel numero di corse che sarebbe necessario per compensare la riduzione della capienza massima dei mezzi.

Infatti, la campagna di ristori per i lavoratori e gli studenti che non hanno potuto usufruire degli abbonamenti nel periodo del primo lockdown non è stata affatto efficace, soprattutto per la seconda categoria interessata: dopo tre mesi di mancato utilizzo (marzo, aprile, maggio) dei trasporti pubblici da parte degli studenti, i metodi di compensazione definiti a settembre ed erogati ad ottobre - vale a dire l’estensione dell’abbonamento per un numero di giorni pari a quelli del mancato utilizzo o il rilascio di un voucher per lo sconto sull’abbonamento successivo - non hanno tenuto conto della possibilità che si verificasse una seconda ondata epidemica, che ha determinato la chiusura delle scuole superiori a novembre ed ha dunque impedito di poter usufruire appieno dei ristori.

Per quanto riguarda invece il potenziamento dei trasporti per consentire la riduzione al 50% della capienza massima dei mezzi, malgrado il tardivo intervento della Regione che a fine ottobre ha stanziato fondi per potenziare con autobus privati l’offerta di trasporto pubblica, ancora non si è riusciti ad offrire un servizio pienamente sicuro, costringendo chi ne ha la possibilità a optare per l’uso della propria auto privata. Questo problema andava affrontato per tempo, con un’opportuna progettualità sia nazionale che regionale, e con la riapertura delle scuole dopo le festività la situazione è ovviamente destinata a peggiorare: per questo, sottoscriviamo e condividiamo questa petizione (www.change.org/TrasportoPubblicoSicuroInToscana) per richiedere un impegno straordinario proprio su questo tema.

Concludiamo con una nota positiva: prendiamo atto con piacere della proroga fino a marzo 2021 della fase sperimentale del Biglietto Unico Metropolitano per il servizio di trasporto pubblico integrato su gomma, treno e tramvia, e speriamo che si proceda davvero all’estensione della sua validità al territorio dell’intera Città Metropolitana di Firenze e quindi anche alle zone extraurbane, come anticipato dalle istituzioni competenti e più volte auspicato dalla nostra Associazione.