In Palestina le condizioni di vita, fra pandemia e occupazione israeliana stanno rapidamente degenerando (come ben spiegato qui: bit.ly/3sftiNi).

E intanto prosegue la repressione di ogni forma di resilienza, come avvenuto proprio in questi giorni con l’arresto di Sami, il giovane pastore leader del “Campo della libertà”, simbolo vivente della resistenza non violenta (bit.ly/3q1RAsq).

Una situazione non più tollerabile. È ora che la comunità internazionale esca dall’impasse che ha portato alla instaurazione, nei territori occupati della Cisgiordania e a Gaza, di un vero e proprio regime di apartheid contro il popolo palestinese.

È ora che si abbandoni definitivamente la stagione dell’unilateralismo pro Israele che ha caratterizzato la disastrosa presidenza Trump, che ha dimostrato la sua vera natura con il tragico epilogo dell’assalto al Campidoglio. C’è da augurarsi che la nuova presidenza Biden cambi davvero registro, anche e soprattutto in Medio Oriente.

Ora serve un’accelerazione che apra la strada ad una nuova stagione di negoziati: per questo Sinistra per Calenzano, all’ultimo Consiglio comunale dello scorso 29 dicembre, ha votato con convinzione l’Ordine del Giorno proposto dalla Commissione Pace e Cooperazione per chiedere il riconoscimento dello stato della Palestina da parte dell’Italia e dell’Europa, quale passo indispensabile per arrivare davvero ad una Pace giusta basata sul principio stabilito nelle risoluzioni ONU: “due popoli, due Stati”.

Da segnalare ancora una volta che la destra a Calenzano di questi temi non vuole proprio sentire parlare: e infatti è uscita dall’aula, non partecipando né alla discussione né al voto. Nel breve intervento del Consigliere D’Elia che ha annunciato l’abbandono dell’aula, si è arrivati di nuovo a contrapporre i problemi degli italiani - di cui dovremmo occuparci in via esclusiva - con quelli degli altri popoli, riproponendo la più becera delle litanie di egoismo che ha fatto la fortuna  della destra in salsa salviniana e trumpiana (prima gli italiani, first America) e che oggi si dimostra per quello che è, un pericoloso virus inoculatore di odio, grave minaccia per la democrazia. Un intervento accompagnato anche da un vergognoso attacco personale contro il Presidente della Commissione Pace e Cooperazione Italo Casadio, reo di essere stato responsabile di un progetto di solidarietà internazionale, a cui vogliamo esprimere anche qui – come abbiamo già fatto in consiglio - la nostra piena solidarietà.

L’Ordine del Giorno approvato in Consiglio è disponibile a questo link.