Una delle regole non scritte della nostra vita democratica è che l’antifascismo, derivando direttamente dalla nostra Costituzione, appartiene a tutti.

Le forze politiche e sociali, pur nella loro diversità di ideali e in qualsiasi collocazione istituzionale esse si trovino - anche nello scontro più acceso - devono sempre ritrovare l’unità intorno alla difesa della Costituzione Democratica e Antifascista.

Nessuno è l'esclusivo depositario di questa battaglia politica, culturale e sociale: non i Partiti, ed a maggior ragione, non le Istituzioni.

Il compito principale di queste ultime dovrebbe anzi essere quello di perseguire sempre la maggiore coesione possibile su questi temi, allo scopo di rafforzare e far crescere una cultura comune fondata sui valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo.

Per tali motivi dispiace che l’Amministrazione di Calenzano abbia voluto trasformare la raccolta di firme sul Progetto di Legge di Iniziativa Popolare “norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti” in un'iniziativa della sola maggioranza, legandoci poi anche il rapporto con i cittadini sui temi di carattere locale.

I due piani andrebbero tenuti ben distinti, e nel nostro territorio fortunatamente esistono organizzazioni unitarie con queste finalità, che potevano utilmente essere coinvolte e rese protagoniste di una battaglia dai fini così nobili.

Ognuno ha il suo senso delle Istituzioni, ma quello della maggioranza che governa Calenzano ci pare assai limitato.

Non vogliamo però fare di queste parole un motivo per abbassare il nostro impegno su tematiche che ci stanno a cuore, e rinnoviamo l’invito ai nostri soci, ai nostri simpatizzanti e ai nostri elettori per firmare e sostenere sempre i valori unitari dell’antifascismo e dell’antirazzismo.