Nella frazione di Carraia sussistono tuttora diverse problematiche persistentemente irrisolte, in gran parte già portate all’attenzione dell’Amministrazione, che tuttavia essendosi nel tempo accumulate contribuiscono a determinare una situazione di degrado generalizzato, e talvolta anche di pericolo per l’incolumità dei residenti.

È su questi presupposti che Sinistra per Calenzano ha presentato, durante il Consiglio comunale dello scorso 29 aprile, un’interpellanza per discutere di queste problematiche, sollecitare interventi risolutivi e cercare di aprire una riflessione sulle modalità con cui vengono programmati, gestiti e controllati sia i lavori di manutenzione che di costruzione delle opere pubbliche.

Le situazioni portate all’attenzione del Consiglio sono state svariate: l’annosa questione delle pavimentazioni degradate in piazza Unità d’Italia, ma anche di quelle dei giardini in via Toscanini; la presenza di diverse buche e pozzetti scoperti e pericolosi lungo i marciapiedi (tratto a sud di via Grandi), a lato della sede stradale (tratto di via Grandi a nord del fosso Ragnaiotto) e in mezzo ad un prato (fra via Santi e le case comprese fra via Santi e via Grandi); il cantiere del ponte ciclopedonale non ancora completato sul fosso Ragnaiotto, e il tratto di pista ciclabile rimasto inconcluso da anni che lo dovrebbe collegare a via di Carraia.

L’Amministrazione ha risposto a queste segnalazioni affermando essenzialmente che la loro risoluzione è stata già programmata, e nel caso della maggior parte delle buche e dei pozzetti è stata effettuata proprio nei giorni antecedenti la discussione dell’interpellanza.

Entrando nello specifico, il rifacimento della pavimentazione di piazza Unità d’Italia, che consisterà unicamente nella sostituzione delle parti degradate, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, così come per la pavimentazione dei giardini di via Toscanini, la cui sistemazione è stata inclusa nei lavori di rifacimento dei marciapiedi della stessa via e di via Catalani, lavori la cui delibera è stata approvata nei giorni scorsi; la buca a metà altezza di via Grandi fra marciapiede e sede stradale, tuttora segnalata con un cartello di pericolo che spesso cade per via del vento ingombrando la sede stradale, sarà risolta nei lavori non meglio specificati che avverranno prossimamente appunto su via Grandi; la passerella ciclopedonale sul fosso Ragnaiotto, i cui lavori si sono interrotti dopo lo spostamento della ditta - che è stata sollecitata a riprendere i lavori - a seguito di un periodo di interruzione forzata, sarà completata nelle prossime settimane; infine, il tratto di vetusta e inconclusa pista ciclabile a lato della scuola, che viene attualmente usata come strada di cantiere, rientra nel progetto attualmente in fase di elaborazione per la realizzazione della pista Carraia-Calenzano e la sua sistemazione è di conseguenza vincolata alle tempistiche progettuali.

Fra l’altro, a questi problemi si va ad aggiungere, proprio in questi giorni, quello della passerella pedonale sul torrente Marina, che unisce Carraia vecchia a Carraia nuova: la sua pavimentazione è stata oggetto di una riparazione di fortuna con l’applicazione di una placca liscia in metallo - e quindi particolarmente scivolosa - sulle assi di legno, ma diverse altre assi presentano problemi di marcescenza e di generale instabilità che richiederanno sicuramente un intervento risolutivo di maggiore portata.

Avremmo sinceramente gradito una riflessione più ampia ed una presa di coscienza sui motivi che hanno portato all’accumulo e alla persistenza nei mesi ma anche negli anni di tutta questa serie di problematiche, ma ciò non è avvenuto; possiamo tuttavia ragionevolmente pensare che con una maggiore attenzione e verifiche tempestive sull’operato delle ditte assegnatarie dei lavori molti di questi disagi si sarebbero potuti evitare.

Come Associazione auspichiamo la rapida risoluzione delle problematiche esposte; parallelamente, continueremo nel nostro impegno di monitoraggio sull’andamento dei lavori programmati e sul rispetto delle tempistiche indicate, tornando anche a sollecitare l’Amministrazione nel caso in cui ciò si dovesse rendere necessario.