Servizi sanitari territoriali e sicurezza sul lavoro: quali soluzioni per il post-pandemia? Sono questi i temi dell’iniziativa pubblica organizzata da Sinistra per Calenzano il 19 novembre alle 21.15 alla Casa del Popolo di Calenzano (saletta del Cupolino), con la partecipazione di Mauro Valiani e Stefano Fusi del gruppo Sociale e Sanità di Sinistra Civica Ecologista, di Laura Scalia, Responsabile Sicurezza del Lavoro di CGIL Firenze, e di Stefano Pelagatti, Assessore alla Sanità del Comune di Calenzano, invitando anche le associazioni di volontariato del territorio e i rappresentanti sindacali delle principali attività produttive locali.

Il Servizio sanitario nazionale è arrivato impreparato all’appuntamento con la pandemia COVID, penalizzato da anni di de-finanziamento, tagli dei posti letto (non bilanciati da una adeguato potenziamento della sanità territoriale e delle cure intermedie), riduzione del personale, e politiche che hanno inciso negativamente sulla tenuta dei servizi territoriali e di prevenzione. I cittadini affrontano difficoltà, anche nella nostra regione, per avere i servizi di protezione sociale e sanitaria di cui abbisognano, soprattutto per le malattie croniche e la disabilità. Le istituzioni e la politica che deve prendere le decisioni avrà appresa la lezione?

In questa fase la discussione si concentra molto sui fondi europei del PNRR e quelli della legge di bilancio. Da queste concrete scelte dipenderanno anche le possibilità di cambiamento efficace nelle regioni e nei territori. Gli stessi territori ed i Comuni devono essere parte critica e attiva per la definizione delle priorità e delle relative scelte da fare nel proprio territorio.

Le nostre zone, ma anche tutto il paese, sono scosse da una quantità di infortuni mortali che stanno marcando la relativa ripresa economica. Perché questi morti e malattie da lavoro, nonostante leggi e norme?

Certamente la salute e la sicurezza sul lavoro sono conseguenti alla partecipazione diretta delle lavoratrici e dei lavoratori, all’impegno di conoscenza delle condizioni di lavoro conseguente all’organizzazione della produzione, alla piena responsabilità dei datori, alla forza dei sindacati. Le leggi non si applicano ‘da sole’.

I controlli sono fondamentali. Perché, invece di decidere di potenziare gli operatori delle Asl, che si è dimezzato negli ultimi 10 anni, si sta decidendo una certa centralizzazione dei controlli per la sicurezza, che potranno essere svolti in tutte le aziende anche dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ente che avrebbe una importante funzione di controllo su lavoro nero e rapporti di lavoro illegali?

Come si dovrebbe orientare l’impegno dei sindacati, dei lavoratori e delle istituzioni regionali che hanno un ruolo importante? E le forze politiche, che spesso si caratterizzano per affermazioni di circostanza, riprenderanno una iniziativa?

A questi interrogativi cercheremo di dare risposta, insieme ai nostri ospiti, venerdì prossimo: vi invitiamo a partecipare e a portare il vostro contributo.