Da alcune settimane è stato riaperto al traffico, con doppio senso di circolazione, il tratto di via del Colle fra la SP8 Barberinese e l'incrocio con Viale dei Cipressi: una strada con larghezza media inferiore ai 4 metri, dove non esistono spazi o piazzole per lo scambio di autovetture, delimitata sui due lati rispettivamente da un guardrail continuo e da un canale di scolo.


La situazione del tratto sul versante opposto, quella che va dall’abitato di Via del Colle all’intersezione con Viale dei Cipressi, è forse ancora peggiore: anch'essa è stata regolamentata a doppio senso di marcia, nonostante le dimensioni molto ridotte della carreggiata, inferiore ai 3,5 metri, e i muri di pietra che la delimitano da entrambi i lati.

Consideriamo che il tratto sotto la A1 è rimasto chiuso per anni, ed è stato ripristinato a carico del concessionario autostradale rimuovendo i tratti di banchina dove era possibile lo scambio dei veicoli, con il Codice della Strada preveda una larghezza minima di 2,75 metri per corsia di marcia; parliamo di viabilità un tempo usata anche da mezzi agricoli e di trasporto merci in funzione della attività della fattoria di San Donato, il cui transito risulta ora vietato ai mezzi pesanti, con il tratto che va dal nucleo abitato del Colle fino a Viale dei Cipressi che in precedenza era definito come senso unico a salire.

Viste le perplessità derivanti dalle considerazioni appena esposte, il Gruppo consiliare "Sinistra per Calenzano - Per la mia Città" torna ad occuparsi delle problematiche della viabilità di Via del Colle, dopo aver già presentato un'altra interrogazione il 21 giugno 2021.

Con l'interrogazione presentata durante lo scorso Consiglio comunale chiediamo se l’Amministrazione abbia verificato i lavori svolti e le caratteristiche della viabilità realizzata, e se la ritenga adeguata, coerente con la normativa vigente e sicura, anche in considerazione di dover garantire l'accesso alla parte alta di Via del Colle agli automezzi che ne hanno necessità; si richiedono inoltre informazioni su eventuali modifiche previste, come l'allargamento della carreggiata o la realizzazione di piazzole di scambio, e se nel caso si intenda chiamare in causa il concessionario autostradale.