Trovi qui tutti gli articoli sul progetto per il Nuovo Centro Urbano

Il progetto di master plan che prevede il trasferimento degli alloggi ERP di Viale del Pino nell'area verde di Via Pertini è stato inviato dall’Amministrazione Comunale di Calenzano al Ministero che ne ha ammesso l'accesso ai fondi PNRR.

Ora comincia una corsa contro il tempo per la progettazione e realizzazione del progetto, che l’amministrazione ha affidato a Casa SpA.

In questi mesi sono state respinte al mittente le tre distinte proposte alternative che erano state avanzate da Sinistra per Calenzano, dal Comitato di Via Faggi e dall’arch. Gazzini per rigenerare gli alloggi ERP direttamente nell’area dove si trovano adesso in Viale del Pino, senza cementificare l’area verde,  unica porta di accesso dal Centro Cittadino al Parco delle Carpugnane. L’Amministrazione non ha voluto sentir ragione ed è andata dritta per la sua strada.

Mario Dondoli è uno degli abitanti degli alloggi ERP di Viale del Pino.

“Io e tanti altri che abitiamo qui siamo preoccupati. Dopo la prima riunione di un anno e mezzo fa, noi inquilini non siamo stati riconvocati. Eppure ci avevano promesso di farlo per verificare la situazione e le esigenze di chi ci abita. Non sappiamo cosa ci aspetta, che dimensione avranno gli alloggi dove andremo ad abitare, se saranno realizzati tutti o solo una parte…. Dall’approvazione del primo progetto da parte della Giunta Municipale sono passati ormai due anni: è stato sprecato inutilmente un sacco di tempo, visto la sordità ad ogni proposta diversa”.

Effettivamente, avendo la scadenza per la conclusione dei lavori nella primavera 2026, pena la perdita dei finanziamenti, ed avendo ancora da redigere la progettazione definitiva ed esecutiva, nonché da effettuare la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori, il rischio di arrivare lunghi sulla scadenza è molto forte vista la tempistica consueta con cui si eseguono i lavori pubblici, anche quando tutto fila liscio. “Figuriamoci allora se qualcosa dovesse andare storto, come per la scuola di Dietro Poggio, dove i lavori si sono  fermati per il fallimento della ditta appaltatrice e tutto sta andando in malora” - prosegue Mario.

“Siamo anche preoccupati per il fatto che nel progetto finanziato dal PNRR è ricompresa la demolizione dei blocchi in cui abitiamo. Questo vuol dire che i traslochi delle famiglie dovranno essere effettuati in tempi ristretti, contingentati. Molte delle famiglie sono composte da anziani, come faremo? Chi ci aiuterà? Non vorremmo essere caricati di responsabilità che non ci competono e magari incolpati di ritardi…”

“E se poi i lavori dovessero andare per le lunghe sforando i termini, cosa succede? Vengono perduti i finanziamenti? Non vorremmo davvero essere lasciati in mezzo al guado…”

Preoccupazioni più che legittime, che non sono certamente fugate dal cronoprogramma approvato dalla Giunta che è un capolavoro di ottimismo ipocrita.

- Mario Dondoli

Articolo tratto dal nono numero di Casa per Casa, dedicato ad ambiente, urbanistica e mobilità, disponibile qui