Nel Piano Operativo si prevede anche la costruzione di un edificio commerciale di 3'000 metri quadri su Via Vittorio Emanuele, di fronte all'hotel Delta Florence.

Si comprende facilmente come questa posizione possa risultare appetibile in termini di visibilità e raggiungibilità, ma altrettanto facilmente si capisce che andare ad incrementare le attività commerciali nelle immediate prossimità del casello autostradale, e soprattutto sull'asse di Via di Prato-Via Vittorio Emanuele, non possa che avere pessime ripercussioni sul traffico.

Ancora una volta, sottolineiamo come ci siano svariati capannoni abbandonati in zona da poter occupare o rigenerare, basti pensare a quelli di Via del Pratignone.

Desta inoltre preoccupazione l'ostinarsi dell'Amministrazione nel voler aggiungere nuove superfici commerciali in un momento di crisi economica e di aumento dei costi dei materiali edili.

Così come per lo spazio ora inedificato fra Via Salvanti e il casello autostradale, anch'esso destinato alla cementificazione, continuiamo a sostenere che queste aree possano invece essere valorizzate con opere di mitigazione ambientale, ad esempio parchi piantumati ed impianti fotovoltaici, migliorando la vita sia dei residenti che di chi è di passaggio.

E proprio per l'area a destinazione commerciale su Via Vittorio Emanuele di cui abbiamo parlato, proponiamo una soluzione di compensazione ambientale compatibile con l'attuale uso a parcheggio TIR del piazzale.

Con pensiline di opportuna altezza, e coperte da celle fotovoltaiche orientate a sud, si otterrà una superficie di 2'500 mq di pannelli solari: una piccola centrale elettrica che potrebbe produrre più di mezzo gigawattora annuale di energia.

Si otterrebbero 60 posteggi di 3,5 per 12 metri ciascuno, confermando le vie di entrata e di uscita attuali; intorno si potrebbe prevedere la piantumazione di arbusti di altezza inferiore ai 3 metri e mezzo, per non interferire con la produzione di energia ma ridurre comunque l'impatto visivo all'esterno.

Un analogo impianto è stato realizzato con successo nel comune di Poggio a Caiano, proprio nei pressi della centrale ENEL: proponiamo che si segua questo esempio, eventualmente nell'ambito della creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile.

- Simone Giuntini e altri

Articolo tratto dal nono numero di Casa per Casa, dedicato ad ambiente, urbanistica e mobilità, disponibile qui