L'ordinanza con cui l’Amministrazione ha imposto la chiusura serale al Circolo del Molino è diventata nei giorni scorsi oggetto di discussione fra i cittadini di Calenzano, rimasti perlopiù increduli, e ha comprensibilmente suscitato preoccupazione negli altri Circoli e Associazioni che operano sul territorio e che svolgono attività ricreative, culturali e di somministrazione.

Durante questo mandato amministrativo sono stati diversi i Circoli che, a seguito di controlli effettuati per segnalazioni del vicinato, hanno subìto sanzioni o limitazioni alla loro attività: la Casa del Popolo di Calenzano, il Circolo La Vedetta di Settimello, il Centro civico di Legri.

Tuttavia, arrivare ad intervenire in modo così pesante proprio quando la bella stagione è alle porte, dopo le difficoltà derivanti dalla pandemia e in questo caso anche dopo la prolungata chiusura del Ponte del Molino, senza altri pretesti se non le segnalazioni di un paio di vicini, segna un inaudito precedente.

I Circoli del nostro territorio sono parte fondamentale del tessuto sociale della nostra comunità. Rappresentano un irrinunciabile presidio di inclusione e socialità, e in particolare durante la bella stagione offrono da sempre occasioni d’intrattenimento che con spettacoli, musica, balli e gastronomia contribuiscono sia ad animare la vita del nostro Comune che ad autofinanziarsi, impegnando tanti volontari e coinvolgendo un vasto pubblico di tutte le età, dai più giovani ai più anziani. Per questo riteniamo necessario e doveroso che un'Amministrazione comunale, specialmente se di centrosinistra, si adoperi per sostenere, valorizzare e agevolare l'operato di queste preziose realtà.

E invece, registriamo con preoccupazione il silenzio dell'Amministrazione e delle forze di maggioranza che la sostengono, il Partito Democratico di Calenzano e Calenzano Futura. Cosa ne pensano queste forze del ruolo dei Circoli nella nostra comunità? E che ne pensano della decisione presa dal Sindaco che li rappresenta?

Cogliamo l'occasione per fare una riflessione più generale. Le nuove edificazioni previste sul territorio sono state spesso giustificate come necessarie per poter ottenere più servizi per i cittadini, ma che senso ha allora contrastare i presidi sociali già esistenti? Davvero la visione di sviluppo per Calenzano dell’attuale Amministrazione è quella di portare la nostra città a diventare una periferia-dormitorio con sempre meno occasioni di convivialità?

Come Associazione politico-culturale, sentiamo anche sulle nostre spalle la responsabilità di tenere coesa la rete sociale del nostro Comune. Invitiamo i rappresentanti delle Istituzioni comunali e della maggioranza a rivedere la pesante decisione nei confronti del Circolo del Molino, e a interrogarsi concretamente su quale idea di comunità e quali valori sociali intendano perseguire durante il proprio ultimo anno di mandato.