Prendiamo in prestito l’amorevole e simpatica definizione che da due anni sventola all’ingresso est della frazione di Settimello.

Amorevole perché rispecchia il sentimento dei suoi abitanti per questo luogo ancora a “misura d’uomo”, fatto di rapporti umani e luoghi dove coltivarli. Un luogo in cui ci si sente parte di qualcosa ed insieme a qualcuno, almeno fino a qualche tempo fa.

Da troppo tempo la frazione di Settimello sta vivendo un lento ma inesorabile decadimento, anche a causa dell’abbandono da parte dell’Amministrazione Comunale e dei partiti che la sostengono.

Lavori interminabili, giardini abbandonati, scelte edilizie discutibili, problemi di parcheggi e traffico elevato sono solo una parte delle problematiche, alle quali si aggiunge una sordità assoluta della politica che governa il Comune.

In data 18 novembre c’è stato un incontro presso il Circolo La Vedetta presieduto dal vicesindaco sul tema del piano urbano del traffico, durante il quale si chiedeva ai cittadini di presentare le proprie proposte e le valutazioni sul piano stesso.

I cittadini presenti si sono espressi ma, durante il Consiglio comunale di approvazione, il vicesindaco non ha citato le osservazioni fatte durante l’incontro, ricordando solamente quelle arrivate via Pec. Ci chiediamo a cosa sia servito investire il nostro tempo se poi gli appunti presi dal vicesindaco sono stati dimenticati: è questo il rispetto per il cittadino?

Durante l’incontro erano emerse diverse segnalazioni, tra le quali:

  • la richiesta di creare una strada di collegamento per eventuali emergenze tra via Trilussa e Via di Buon Riposo;
  • Si è ricordato che da 10 anni in via di Buon Riposo c’è una frana di cui deve essere finalizzata la messa in sicurezza, e nonostante le numerosissime segnalazioni i cittadini non sono mai stati ascoltati;
  • La discutibile gestione della messa in sicurezza di via Arrighetto da Settimello con la chiusura per 14 mesi della viabilità, con l’aumento del traffico nel “parcheggio” di piazza Berlinguer, che si è poi tradotta in una messa in sicurezza provvisoria con una serie di pali a sostegno del muro “pericolante” che sospettiamo diventino “provvisoriamente” permanenti…
  • l’ormai arcaica e stucchevole situazione della mancanza di parcheggi e delle soste “selvagge” in tutta la frazione senza nessun controllo;
  • le righe per i posti auto in Piazza 1° Maggio, per evitare che la creatività degli automobilisti la facesse da padrona;
  • I lavori in via Dante Alighieri definiti da qualche simpatico burlone “più lunghi di quelli per la Salerno-Reggio Calabria”, che hanno reso la vita difficile ai tanti pedoni che giornalmente usano quei marciapiedi. Lavori non ancora conclusi…
  • La scelta di tagliare i due alberi secolari dietro la scuola materna Munari per far posto al nuovo campo da calcio in sintetico dal costo di 350 mila euro (si dice per far posto alla nuova scuola ma il cui progetto non è ancora stato approvato). Togliendo così un importante fetta di verde pubblico molto utilizzato dalla comunità settimellese per darlo ad uso di una concessione privata. Togliendo l’area cani senza avere uno straccio di progetto per una sua nuova ricollocazione ma solo vaghe promesse.
  • La nuova scuola Anna Frank (dal costo di 8 milioni di euro!) della quale però, non c’è ancora un progetto approvato. In cui si è preferito rifare una scuola nuova con le stesse aule della precedente (poca visione futura) invece di andare a ristrutturare e ampliare quella esistente che avrebbe invece preservato il verde pubblico attuale, tanto prezioso al giorno d’oggi, riutilizzando lo spazio attuale dedicato al plesso scolastico dando la possibilità di ampliare la scuola attuale creando nuove aule e spazi.
  • Il rinnovo dell’illuminazione stradale attuale ha creato ampie zone di buio, creando disagi alla viabilità e ai pedoni con conseguenze anche importanti;
  • Le continue violazioni nelle attuali zone a 30 km/h, che non fanno ben sperare per la realizzazione delle nuove;
  • Le barriere architettoniche presenti nel territorio, che impediscono una vita più agevole alle persone diversamente abili: i nostri marciapiedi non sono praticabili da chi ha problemi di mobilità ed è costretto ad usare una sedia a rotelle, a causa anche delle macchine parcheggiate sui marciapiedi;
  • La mancanza di cestini per il conferimento dei rifiuti diffusa su tutta la frazione - particolarmente lungo i marciapiedi e la pista ciclabile di via Dante Alighieri, se ne trova, scandalosamente, uno ogni 800 metri;
  • Installazione - ne auspichiamo sempre di più - di un nuovo punto di ricarica per mezzi elettrici, fatto senza sistemare gli avvallamenti e le irregolarità del fondo stradale del posteggio, come se bastasse farci le righe sopra…
  • La mancanza di spazi pubblici adeguati ed organizzati per favorire l'aggregazione dei giovani, l’assenza di iniziative ed eventi culturali, la mancanza di valorizzazione delle componenti storiche ed artistiche presenti, e quindi in generale il totale disinteresse per la vita sociale e culturale della frazione demandata solamente all’impegno ed all’affetto dei volontari dei due Circoli presenti nella frazione, Circoli che spesso subiscono più pressione che sostegno da parte delle istituzioni;

Alla luce di tutto questo, la risposta è semplice: NO, Settimello non è più il centro del mondo - se mai lo è stata.