Le strade del nostro territorio negli ultimi anni si stanno sempre di più saturando. A causa di questo si creano, in particolar modo nei pomeriggi infrasettimanali, code chilometriche sugli assi principali della viabilità del nostro comune.

La strategia da percorrere per risolvere questo problema risulta essere un serio investimento su un trasporto pubblico più efficace e accessibile.

Tuttavia le scelte che sono state fatte nell’ultimo periodo vanno nella direzione opposta: il passaggio di gestione in mano ad Autolinee Toscana e la conseguente privatizzazione di questo settore hanno reso il servizio del trasporto pubblico tutt’altro che efficiente.

I disservizi vengono infatti denunciati sia da parte dell’utente utilizzatore del servizio, che segnala come molte delle corse vengono saltate senza avviso, sia da parte dei dipendenti. Questi ultimi denunciano che oltre agli interessi di guadagno insiti nella gestione del privato vi sia anche una carenza di personale alla guida, non permettendo così l’affidabilità della corsa.

È indispensabile che la politica riprenda in mano la situazione, smettendo di voltarsi dalla parte opposta alle continue segnalazioni da parte degli utenti. Il Sindaco della Città metropolitana e il Presidente della Regione Toscana devono farsi carico di questo e trovare una possibile soluzione che possa far diventare il trasporto pubblico fiorentino una reale alternativa all’auto privata.

Inoltre è necessario potenziare il servizio offerto aumentando corse e frequenze, soprattutto negli orari di punta, al fine di garantire alle migliaia di pendolari la possibilità di usufruirne. È fondamentale integrare il TPL su gomma con il trasporto su rotaia: non è più rimandabile la creazione di un servizio metropolitano di superficie sulla tratta ferroviaria Firenze-Prato-Pistoia, con fermate in ciascuna delle stazioni metropolitane accompagnato da un abbassamento delle tariffe e degli abbonamenti. Solo in tal modo sarà possibile incentivare l’uso dei mezzi pubblici con beneficio per tutti, sia a livello individuale che ambientale.

Apprendiamo con piacere la proposta dell’Amministrazione comunale presente nel PGTU di realizzare un servizio navetta che possa collegare i maggiori poli industriali di Calenzano e l’Università con la Stazione. Tuttavia, nello stesso piano si propone di eliminare la penetrazione della linea 2 a Settimello, scollegando così la frazione più popolosa del nostro territorio con il centro cittadino.

È dunque urgente recuperare un dialogo con l’utenza, ripensando alcune scelte locali e portando adeguate richieste in sede metropolitana, per discutere e rinnovare l’offerta del TPL.

Matteo Montecchi

Articolo tratto dal nono numero di Casa per Casa, dedicato ad ambiente, urbanistica e mobilità, disponibile qui