A conclusione dell'incontro de le Croci, ieri sera, uno dei pochi presenti si è espresso così: “quello che è apparso chiaro è lo spirito corale del gruppo. Ognuno di voi ha espresso la propria visione nella specificità e nella differente sensibilità, ma l’impressione è che siete un gruppo coeso di cittadini che esprimono il sentire della comunità. Potevano essere le parti invertite, noi della sala di la e voi della lista di qua e sarebbe stato lo stesso.” Già questa esternazione ha dato valenza alla serata.

I temi poi si sono in parte snocciolati, e sono quelli di sempre, nel loro lento progredire sulla via della parziale risoluzione, con una vaga accelerazione propagandistica da campagna elettorale.

I servizi, il metano da estendere, le linee di telecomunicazione, il dissesto delle strade, l’approvvigionamento dell’acqua, i trasporti. Non si è parlato del poligono di tiro, che per noi resta una contraddizione da risolvere in parallelo tra vie legali e vie diplomatiche negoziali pur di sanare quella attività oggettivamente incompatibile con un’area naturale protetta, e con un centro abitato.

È stata evidenziata la necessità di un progetto complessivo e strutturato che valorizzi la vocazione delle Croci a luogo del turismo ambientale e di amena frequentazione naturalistica per il tempo libero e lo svago degli abitanti della Piana e delle importanti città limitrofe. L'ingresso in quota del parco della Calvana e crocevia di percorsi naturalistici locali, interregionali e nazionali. Un programma articolato che preveda una importante azione informativa e divulgativa attraverso strumenti multimediali e informativi e la promozione di attività di formazione e informazione legate a questo settore e più in generale alla vita culturale della frazione , ma anche del territorio allargato. Quindi ottimizzare gli spazi pubblici esistenti, chiusi o aperti, per ospitare programmi, eventi, rassegne, mostre, corsi. Il tutto integrato in una strategia complessiva di lungo termine capace di disegnare la forte caratterizzazione e la fisionomia del luogo, che ne sappia esprimere al meglio la vocazione. Volano, questo, capace di sensibilizzare l’attenzione alla cura, all’ordine ed alla puntualità nella manutenzione ordinaria e straordinaria della cosa pubblica, sia nel centro abitato, sia nella sentieristica e nella parte naturale boschiva, ed anche di quella privata da parte degli abitanti.

Un cenno è stato posto a proposito della struttura del Cornocchio, in carico all’Amministrazione Comunale, attualmente in rovina ed in disuso e ricettacolo di attività illegali, quali materiali provenienti da furti. A questo proposito è stato sottolineato il problema della sicurezza e del controllo del territorio, che per le sue caratteristiche (molte case sparse e isolate) risulta più vulnerabile all’azione della microcriminalità. 

Lascio aperto questo post per essere integrato da chi era presente, qualora avessi tralasciato qualcosa, e da chi non è potuto essere all’incontro.