Piano Strutturale: bocciato il tentativo dell’Amministrazione di Calenzano di blindare il voto in Consiglio sulle controdeduzioni, ma una occasione persa per fare chiarezza definitiva su futuri progetti di cementificazione nell’area di Fibbiana

Ieri il Consiglio Comunale ha approvato le controdeduzioni al Piano Strutturale. È stato un Consiglio Comunale particolarmente travagliato per l’ostinata volontà dell’Amministrazione Biagioli - diversamente da quanto era stato fatto dal Comune di Sesto - di voler approvare le controdeduzioni alle osservazioni a scatola chiusa, imponendo una sorta di voto di fiducia che impediva al Consiglio di entrare nel merito e votare le singole osservazioni.

Per fortuna è stata approvata la mia proposta di spacchettamento, che ha poi consentito di poterne discutere senza gabbie preconfezionate.

In particolare su quelle osservazioni, presentate da Vanessa Boretti, Filippo Francioni e Giuseppe Carovani, che chiedevano di rivedere l’attuale classificazione dell’area di Fibbiana a “Margini Urbani” per evitare una ulteriore cementificazione in quell’area cruciale, ho chiesto alle forze politiche in Consiglio – tutte a parole per la formula “volumi zero” – di sciogliere ogni ambiguità accogliendo tali osservazioni.

Purtroppo il PD e anche altri consiglieri della maggioranza, hanno votato per mantenere quella ambiguità, permettendo così un domani all’Amministrazione, dopo il recente ritiro da parte dell’imprenditore del progetto di insediamento industriale, di poterci riprovare ad introdurre nel nuovo Piano Operativo Comunale una previsione di nuova edificazione su quell’area così cruciale che rappresenta la porta d’ingresso a Calenzano e una finestra sul Parco di Travalle, sul Colle di Calenzano Alto e sulla Calvana.

Un voto che è la conferma di una visione arretrata, lontana dalla nostra, che subordina la tutela dell’ambiente allo sviluppo economico, con una incompressibile ulteriore cementificazione.

Per fortuna la regione Toscana, in sintonia con le sensibilità che si sono espresse con le osservazioni dei nostri compagni, ha chiesto che fosse rivista la normativa dell’art. 25 che disciplina i cosiddetti “Margini Urbani”, pretendendo l’inserimento di specifiche clausole di salvaguardia dei coni visivi, che nel caso di Fibbiana è specificatamente rivolta alla tutela della veduta su Travalle.

Alla fine ho votato a favore del complesso delle previsioni del Piano Strutturale, anche se politicamente credo sia stata persa una occasione per fare chiarezza su un punto nevralgico e paradigmatico.

Marco Venturini