Una bella premessa tutta politica di Marco Venturini e Giuseppe Carovani ha introdotto la serata. Ancora una volta si è voluto chiarire il percorso politico intrapreso legato alla necessità di avviare una nuova fase generazionale, ed un’apertura alle suggestioni innovative capaci di ridisegnare e rinvigorire il carattere ed il pensiero di una sinistra meno anacronistica e più viva e incisiva nei linguaggi dell’attualità. Unita alla forte voglia di partecipazione dal basso.

Simone Giuntini, candidato al Consiglio Comunale per Sinistra per Calenzano, ha esposto una puntuale e dettagliata relazione sulle specificità della frazione: la crescita demografica in seguito alle recenti edificazioni non è stata seguita da una crescita nella socializzazione della comunità, nonostante siano presenti e vive a Carraia numerose realtà che operano in un contesto sociale. Utile e auspicabile promuovere una politica di coordinamento e messa in rete di tutte le realtà (scuola, parrocchia, Misericordia, Circolo Arci, gruppi di genitori) per attivare azioni corali di rivitalizzazione a vantaggio di un quartiere che sempre più prende carattere di dormitorio. In questo la grande piazza di recente realizzazione potrebbe essere un nuovo teatro ospitante di eventi e frequentazione quotidiana dei cittadini. 

Dopo la chiusura della festa di Legri, il centro sportivo ospita ormai importanti rassegne ininterrottamente per quasi tutti i mesi estivi, fatto che richiede un progetto strutturato ed adeguato ad ospitare un’attività tanto esigente ed impattante. In questo entrano nel discorso a pieno titolo la viabilità e gli accessi, soprattutto il sistema di ponti sulla Marina che si rivela insufficiente, anche alla luce del futuro riuso dell’area della ex polveriera che attiverà un forte impulso di presenze.

Sul progetto relativo alla ex polveriera, fatto importante che cambierà ancora una volta la fisionomia di Carraia è stata evidenziata la strategica posizione geografica, punto di incontro delle tre aree naturali protette (Calvana, Travalle, Marina) e la conseguente necessità di farne un’occasione forte di promozione e fruizione, conservando per la Amministrazione la disponibilità di parte di quell’area per gestire direttamente politiche di promozione, studio e sperimentazione sulle proprie aree naturali protette . L'aver inserito anche la funzione socio sanitaria potrà aprire a proposte affascinanti quali importanti strutture di ospitalità e attività di svago per anziani e diversamente abili.

La vendita a privati, dietro valida proposta di utilizzo dell’area, è vincolata alla costruzione della caserma dei carabinieri a Calenzano (impegno nella convenzione col Ministero per la concessione della ex polveriera). Questo fatto incide sull’appetibilità dell’area per gli eventuali investitori (chi acquista spende quasi il doppio del valore per costruire una caserma, per capirci) ne ritarda l’obiettivo, ne condiziona il progetto, sia dal punto di vista urbanistico con l’aumento (triplica) della superficie realizzabile, sia dal punto di vista speculativo, quindi qualità del progetto. Ci si chiede se non sia il caso di disgiungere le due operazioni urbanistiche.

È stata rilevata la caratteristica architettonica delle costruzioni attuali che, per necessità militari, si integrano perfettamente con l’area naturale mimetizzandosi con efficacia. Potrebbe questo essere un elemento guida per i progetti proposti.

Per quanto riguarda la piazza è stata lamentata la realizzazione con materiali inadeguati e scadenti e la conseguente necessità di una manutenzione onerosa, a tal proposito ci si è raccomandati per un più attento controllo, in futuro, sulla realizzazione delle opere urbanistiche infrastrutturali obbligatorie a carico delle imprese costruttrici beneficiarie di licenze a edificare. Per esser più vissuta la piazza avrebbe bisogno dell’innesto di alcuni elementi attrattivi (a titolo di esempio: pensilina, canestro basket, pattinaggio…).

Si è lamentata l’assenza di una pista ciclabile praticabile.

Negli ultimi tempi, col caratterizzarsi di quartiere dormitorio, la frazione è stata bersagliata da un incremento di furti negli appartamenti, fatto che richiede una maggiore attività di controllo attraverso anche sistemi integrati immediati tra telecamere e posti di polizia.

È stata ribadita l'inutilità dell'istituzione del senso unico in via Bellini in direzione nord-sud, poichè le auto provenienti da Le Croci spesso passano di lì ad alta velocità, soprattutto se questo intervento non porterà ad un aumento dei posti auto.

È stata avanzata la proposta di ricordare con una targa Maurizio Benassi, l’operatore calenzanese morto durante i lavori del bypass (e tutti i morti sul lavoro).

Il post resta aperto per eventuali integrazioni.