Riflessioni e considerazioni a margine dell'approvazione delle controdeduzioni al Piano Strutturale da parte del Consiglio Comunale di Calenzano e sulla destinazione dell'area di Fibbiana, 4a puntata: QUALE IDEA DI SVILUPPO PER CALENZANO: RAPPORTO TRA PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA

Sempre dai commenti di esponenti dell’amministrazione e del candidato sindaco indicato dal PD a margine del Consiglio Comunale che ha approvato le controdeduzioni al Piano Strutturale intercomunale emerge una visione delle politiche di governo del territorio particolarmente preoccupante.

In sostanza stando a quanto dichiarato la politica del “consumo zero” di territorio vale solo per l'area esterna al territorio urbanizzato; all’interno del perimetro urbano “si possono giocare tutte le carte legate all'edificabile”.

In questa visione dunque la pianificazione strategica (il Piano Strutturale) definisce la cornice del territorio urbanizzato, all'interno del quale, con la pianificazione urbanistica di dettaglio (Piano Operativo), si utilizzano tutte le opportunità residue, come fossero spazi vuoti da colmare: insomma, si fa un po' quello che ci pare, per dirla con Corrado Guzzanti.

Il perimetro quindi da limite diventa il traguardo da raggiungere prima possibile, se si ha a cuore sviluppo e lavoro.

Queste intenzioni, palesate dal centrosinistra per il governo del territorio, sono un segnale chiarissimo di apertura al mondo della rendita fondiaria e immobiliare in vista delle prossime elezioni.

D'altronde il tentativo di forzatura sulla variante dell'insediamento industriale nell'area di Fibbiana, ma anche la disinvoltura con cui si sono rese disponibili nel centro urbano pregiatissime aree pubbliche o a destinazione pubblica per la politica dei crediti edilizi, fa pensare che con il nuovo Piano Operativo che sarà varato dopo le elezioni - se ci sarà la continuità politico-amministrativa da loro auspicata – verrà spinto al massimo l'acceleratore sul completamento di tutte le possibili opportunità edificatorie, fagocitando le ultime tessere di aree libere nel territorio urbanizzato.

Scompare ogni idea del territorio come risorsa esauribile da preservare per le generazioni future, con una programmazione ragionata e proiettata nel tempo.

Noi della sinistra che sosteniamo Marco Venturini come candidato sindaco invece crediamo che consumo di suolo zero significhi oggi una cosa ben precisa: non solo evitare nuove edificazioni al di fuori del perimetro urbanizzato - cosa peraltro scontata - bensì non aggiungere nuove edificazioni su aree che non siano già previste dallo strumento urbanistico vigente, puntando tutto su recupero e riqualificazione dell’edificato esistente. Unica eventuale possibile deroga a questo rigoroso criterio potrà essere adottata solo per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica e sociale, peraltro molto tralasciata in questi anni.

È la stessa visione, lo stesso approccio rigoroso che è stato tenuto in occasione del piano Strutturale del 2004 e del correlato primo Regolamento Urbanistico e che crediamo debbano ancora orientarci per il futuro.

Giuseppe Carovani

 

A proposito dell'area di Fibbiana - Indice

  1. Non chiudete quella porta
  2. Della presunta coerenza col Piano Strutturale del 2004
  3. Ancora espansione delle aree industriali a Calenzano?
  4. Quale idea di sviluppo per Calenzano? Rapporto fra pianificazione strategia e pianificazione urbanistica
  5. Ancora espansione delle aree industriali a Calenzano?