Sono tutti piuttosto giovani, hanno lo sguardo un po’ smarrito, sono tutti seduti sotto un gazebo della CGIL.

Sono 22 lavoratori, tutti stranieri, “allontanati” dal proprio posto di lavoro, in Via Baldanzese a Calenzano, per il quale da settimane non venivano pagati.

Contratti di poche ore, quando un contratto c’è, paghe da fame.

Presidieranno la loro azienda perché hanno paura che i “padroni” vengano a portare via tutto, perché anche il poco, purtroppo, per loro è tanto.

A questo mondo di merda siamo arrivati; è dalla lotta seria, non retorica e molto contemporanea, a queste ingiustizie e a questo sfruttamento, che deve ripartire la sinistra, sennò non c’è alcun senso di esistere.

Noi saremo a fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali per fare il nostro dovere e, come sempre, avremo questo come tema in cima alla lista delle nostre priorità: la dignità del lavoro e dei lavoratori.

Vanessa Boretti