Come scritto nel capitolo 1, la posizione del PD calenzanese in merito alla questione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze ci era sembrata molto blanda e nel confronto tra i candidati sindaci tenutasi al circolo della Concordia, questa inconsistenza si è palesata attraverso le parole di Prestini che non riusciva (o poteva) andare oltre ad una personale posizione contraria alla nuova pista.

Questa è la contraddizione maggiore tra chi si dice contro la cementificazione della piana, del rispetto dell’ambiente, della qualità dell’aria e partecipa (forse solo per visibilità elettorale) alle manifestazioni promosse dai comitati no aeroporto e tra chi (attraverso i responsabili della città metropolitana, della segreteria regionale e di molti sindaci del PD) vede nella nuova pista l’unico punto di svolta per far crescere Firenze e la piana.

Come potranno coesistere le due anime del centro sinistra a Calenzano in caso di una imposizione istituzionale? Come si porranno i vertici e gli iscritti del PD calenzanese al tavolo con il sindaco di Firenze e gli altri del PD regionale fino al presidente della regione? Lotteranno o subiranno supinamente? Riusciremo prima del voto a vedere uno straccio di comunicato che in maniera ferma, decisa, perentoria e inequivocabile si pone contro il proprio partito? O si aspetterà l’esito elettorale e nel caso dire: noi non possiamo farci niente perché era stato tutto deciso.

Se, come qualcuno disse: “Calenzano è un’altra cosa”, allora ci aspettiamo di vedere cosa è quest’altra cosa. 

Di sicuro la posizione della sinistra per Calenzano, di per la mia città e per il candidato sindaco Marco Venturini in maniera ferma, decisa, perentoria e inequivocabile si pone contro la nuova pista, contro la voglia di qualcuno a ripresentare il progetto dell’inceneritore e per un grande parco urbano che mitighi il grande inquinamento che oggi assedia la piana.

Renzo Torrini