Durante questa campagna elettorale ne abbiamo sentite di tutti i colori: è l'ora di fare un po' di chiarezza sulle diverse affermazioni senza fondamento o comunque tese a manipolare la realtà dei fatti rivolte verso il nostro candidato e il nostro gruppo.

1) "...l’unità a sinistra non è stata voluta, né resa possibile per la prematura fuga in avanti di SI, che ha presentato il proprio candidato sui social senza nessun confronto programmatico". Fonte: comunicato a La Nazione di Alessio Biagioli, 14 aprile.
Perchè si parla solo di SI? MDP e SI, oltre a tante forze esterne aggregatesi già per il no al referendum costituzionale e poi per Liberi e Uguali, si sono riuniti in tante assemblee sia soli che insieme invitando tutti i propri componenti (anche l'attuale Sindaco!) per decidere democraticamente di questo percorso assieme come Sinistra per Calenzano. Non è che se una persona per scelta non partecipa ad un percorso, allora può dire di essere stata esclusa. La candidatura di Marco Venturini è stata presentata al culmine di questo percorso unitario il 20 novembre alla CDP, con tanto di volantino programmatico diffuso in tutta Calenzano, altro che social.

2) "Con la sinistra divisa si fa vincere la destra." Tema ricorrente fra i sostenitori di Prestini.
Vediamola così: sicuramente con la nostra candidatura toglieremo l'imbarazzo a tante persone deluse dal centrosinistra e che o non avrebbero votato PD o sarebbero rimaste a casa, che potranno venire a votare portando altri voti opposti alla destra. Addirittura è stato detto a mezzo stampa che in caso di ballottaggio fra destra e Prestini non si riterrà necessario l'appoggio del nostro gruppo, questo sì che è divisivo (e comunque per noi sarebbe scontato che l'appoggio da parte nostra, di fronte al pericolo della destra, arrivi ugualmente, seppur con legittime critiche).

3) "Solo Prestini può finire il lavoro iniziato da Biagioli". Argomento più volte ripetuto dai candidati che lo sostengono.
Partendo dal presupposto che abbiamo nella squadra sia forze che esperienze per poter governare (fra l'altro una ex consigliera regionale, un ex Sindaco di Calenzano, per non parlare di ex assessori e consiglieri, uniti a tante nuove forze capaci e inserite in un percorso d'impegno - l'associazione politico-culturale Sinistra per Calenzano - nato un anno fa con l'intenzione di dare una casa a chi non si riconosceva più nel centrosinistra-sempre-più-a-destra), se questo fosse vero vorrebbe dire che l'amministrazione politica è troppo legata alla macchina istituzionale, e questo legame malsano va rotto. Istituzione e Politica devono essere capaci di correre su binari paralleli (prima lezione imparata durante il servizio civile che ho svolto nell'Ufficio Stampa del Comune di Prato). Senza nulla togliere ad un tecnico ed Assessore capace e che ha fatto tanto per Calenzano, ma che probabilmente sarebbe voluto andare in pensione.

4) "Sembra che la campagna elettorale di una parte della sinistra sia più concentrata a ad occuparsi di cosa fa il Sindaco invece di occuparsi concretamente di programmi e di contrastare le Destre". Fonte: comunicato a La Nazione di Alessio Biagioli, 14 aprile.
Abbiamo scritto il nostro programma ascoltando tantissime persone nell'ultimo anno e non solo, cercando soluzioni ai problemi che fanno forte la destra, e con l'esperienza di chi ha governato Calenzano quantomeno negli ultimi vent'anni. Abbiamo sia orecchie per ascoltare che occhi per guardarci intorno, oltre che la capacità di criticare un partito a cui, prima delle derive destrorse, tanti di noi appartenevano e che ora ha scelto a rappresentarlo - con vizi di democraticità, come denunciato da membri dello stesso partito (il gruppo de La Ripartenza) - un tecnico. A chi dice che il piano locale e quello nazionale del PD sono distinti, replichiamo che in qualche maniera un'emanazione locale di un partito deve pur rendere conto alla direzione nazionale, se non lo facesse tradirebbe un programma, un percorso ed i propri elettori: non si aderisce ad una linea politica a giorni alterni. A vedere social e risposte a mezzo stampa sembra che ogni nostro pensiero, anche la nostra stessa esistenza, venga interpretato negativamente - e ciò manifesta un gran nervosismo. Noi non abbiamo nulla da perdere se non, eventualmente, le elezioni ;) anche se ovviamente giochiamo per vincere e siamo convinti delle nostre idee. Evviva la democrazia e la libertà d'associazione, d'opinione e di parola, purché costruttiva! E a dimostrazione del nostro impegno, il nostro programma è disponibile qui: http://programma.venturinisindaco.it.

5) "Quando poi si afferma che il Consiglio Comunale è soltanto un luogo dove si ratificano le scelte e basta si rasenta l'offesa e non si capisce cosa è stare in una maggioranza". Fonte: post di Alessio a corredo del comunicato a La Nazione di Alessio Biagioli, 14 aprile.
Bufalina correlata: che faremo "l'opposizione", nel senso che secondo qualcuno stiamo facendo e faremo ostruzionismo.
Parlando di Consiglio comunale, perché sono sparite da YouTube le vecchie registrazioni? C'erano alcuni spezzoni molto interessanti ed esplicativi, in cui davvero si rasentava l'offesa. Sappiamo di avere tanto in comune, ma siamo orgogliosamente diversi nei metodi. E poi non dimentichiamo che un anno fa Alessio correva al senato con noi, in opposizione al PD. In questo percorso potremo capitare all'opposizione, ma potremo tranquillamente votare a favore o contro ciascun provvedimento valutandolo oggettivamente. È il tiranno ad offendersi quando c'è la richiesta di una maggiore democrazia.

6) Che non crediamo che Biagioli abbia fatto un bel lavoro. Tema ricorrente fra i sostenitori di Prestini.
Ha fatto un ottimo lavoro e l'ha fatto insieme a Marco e tanti di noi, portando avanti il lavoro di Beppe così come Beppe ha portato avanti il lavoro dei suoi predecessori, e non abbiamo intenzione di mandare all'aria nulla. Però bisogna avere l'umiltà e la capacità di riconoscere la fine di un percorso durato 10 anni e la necessità di mettersi da parte per evitare sedimentazioni di interessi. A giudicare da quanto emerge dai confronti, Prestini più che presentare una visione per il futuro del Comune propone il completamento dell'esistente o comunque cose che potevano essere fatte mentre era Assessore...

7) Infine, che noi siamo quelli dei personalismi.
A mio avviso, Marco e le sue liste rappresentano il Sindaco scelto dal Popolo, Prestini e le sue liste sembrano rappresentare il popolo scelto dal Sindaco e imposto al PD, sempre più vuoto e diviso (che ipocrisia parlare di unità quando c'è una minoranza interna al PD che, contestando giustamente il metodo della proposta di candidatura di Prestini, pensava di candidarsi separatamente) e a livello nazionale sempre più a destra (sì, anche con Zingaretti perchè ci sono i soliti noti a suo fianco, responsabili della tentata riforma costituzionale, Jobs act e articolo 18, aeroporto di Firenze, e che ha permesso l'istituzione dei lager di Minniti in Libia come ci hanno raccontato i ragazzi di Don Biancalani, ma forse all'incontro con loro a Settimello c'era chi era troppo impegnato al telefono per ascoltare).

Ecco: ora che nessuno si senta offeso, perché più che opinioni o provocazioni queste mi sembrano repliche nel merito e piuttosto chiare ad assurdi tentativi di manipolazione della realtà, promulgati nascondendosi dietro la bandiera di un'ipocrita e quanto mai parziale unità.

Simone Giuntini