Siamo alla cena per Venturini. C’è una piacevole atmosfera ed il menù di qualità contribuisce a renderla tale. L’esperienza del gran lavoro per la campagna elettorale ha fatto si che i rapporti, quelli personali, entrassero più in confidenza e saldassero affettività. Una squadra di giovanissimi ragazzi si è fatta carico del servizio ai tavoli, sgravando gli storici dal consueto impegno e permettendo loro, una volta tanto, la conversazione tra commensali.

Filippo, anima e memoria di questa sinistra, mi racconta un aneddoto.

Nel 1999 la segreteria, dopo aver vagliato molte opzioni, fece una scelta sul candidato sindaco da proporre al partito ritenendo che esprimesse, nella complessità delle sue caratteristiche e delle sue specificità, l’essenza dell’anima di sinistra. Fu chiamato in segreteria un giovane operaio, cresciuto nella scuola di partito, nell’attivismo e nel mondo del volontariato sociale. Beppe Carovani, a fine giornata, finito il lavoro in officina, si presentò con abiti da lavoro senza neanche passare a casa a darsi una pulita, per sentire cosa avevano da comunicargli di così importante i quadri dei suoi compagni di partito.
- “Beppe, a questo giro avremmo pensato di proporti la candidatura a sindaco. Siamo convinti che tu incarni il pensiero della sinistra Calenzanese”.
- “Come? Proprio io!? E comunque se questa è la decisione, accetto solo se si fanno le Primarie. Non voglio essere una decisione imposta”.
Fu candidato alle Primarie uno stimato e conosciuto medico di Careggi, con importanti cariche dirigenziali nel partito. Beppe vinse le Primarie e poi anche le Amministrative.
Beppe Carovani , nei fatti, si rivelò un ottimo sindaco. Nei dieci anni dei suoi due mandati abbiamo vissuto uno dei periodi più fecondi dei governi calenzanesi. Ai suoi governi dobbiamo tanto. CiVica, lo Start, il Centro Giovani, l’Università, le Carpugnane, oltre al cambiamento urbanistico da periferia industriale a cittadina vissuta ed abitata, sono solo alcune delle eredità del governo di Carovani.
Nella sua giunta vollero un altro giovane artigiano, che inciampava qualche volta sui congiuntivi, ma che era stato formato politicamente nella scuola del partito ed aveva anche lui una profonda cultura dell’attivismo e del volontariato sociale. Un ragazzo sveglio, che conclusi i mandati di Beppe Carovani fu candidato ed eletto a grande maggioranza Sindaco di Calenzano, anche lui riconfermato senza indugi fino a questi giorni preparatori per una nuova pagina di governo. Il ragazzo sveglio, diventato un buon sindaco, è Alessio Biagioli.
Sul solco di questa nobile e vincente tradizione si inserisce ora un altro ragazzo sveglio, un operaio, un uomo del popolo come i precedenti , e come i precedenti con tanta scuola politica e sindacale ed una vita plasmata nell’attivismo e nel volontariato sociale (come i precedenti). E ancora come il precedente (Beppe ha sempre avuto, fin da giovane, una buona favella) ogni tanto incespica in una parola, ma come gli altri ha idee ben chiare e un grande cuore, e lo ha a sinistra. Il suo nome è Marco Venturini.
Ho sostenuto la sua candidatura perché ne condivido le proposte e le idee, ma solo ora riesco a capire nel profondo la scelta di candidarlo.

Sandro Useli