Fin da piccolo ho avuto interesse per la politica: durante l’ora di religione il sacerdote mi chiamava amichevolmente “il contestatore” date le nostre accese discussioni sui vari temi del momento.

Crescendo ho imparato a apprezzare altre doti come il saper ascoltare, mediare e fare sintesi, ma la passione per la Politica, intesa come strumento al servizio del Bene Comune, è rimasta intatta.

Ed in questo momento, dove cinici personaggi ed apprendisti stregoni hanno spesso buon gioco nell'alimentare paure e divisioni, pericolosi ed antistorici nazionalismi, facili quanti inefficaci soluzioni approfittando della crisi dei vecchi partiti, c’è un bisogno pressante di buona politica, lontana dai personalismi che l’hanno ultimamente contraddistinta.

E c’è bisogno soprattutto di una Sinistra che faccia una serena quanto severa autocritica sul suo recente passato, che sappia rialzare la testa e riannodare il filo con la sua gente tornando a lottare per i valori su cui ha fatto sempre affidamento, come la lotta alle diseguaglianze, per il lavoro e la sua dignità, per la tutela dell’ambiente, per i diritti civili e l’inclusione delle persone, per un paese dove ci sia sicurezza e rispetto delle regole del vivere in comunità.

A Calenzano questi valori vanno tradotti in fatti concreti, penso alla lotta contro un’opera inutile e dannosa, la nuova pista dell'aeroporto, che rischia di dare un colpo definitivo al già precario equilibrio ambientale della Piana, oppure all'impegno per l’avvio e la piena realizzazione di quelle opere che invece possono rendere più armonioso e qualificato lo sviluppo del nostro territorio, ed in questo caso il pensiero va per esempio al Parco delle Carpugnane, alla pista ciclabile Carraia-Stazione, al completamento della Mezzana-Perfetti-Ricasoli, ad un più efficace uso del trasporto pubblico specialmente su rotaia.

Per mettere in opera quanto enunciato è opportuno non affidarsi a cartelli elettorali simili a matrimoni di convenienza, dove persone politicamente anche agli antipodi sono unite dall'unico scopo dell’occupazione delle stanze del palazzo, quest’ultime sempre più bisognose di un ricambio generazionale, ed invece dare fiducia a una lista coerente con i valori a cui si ispira, aperta ai contributi dei cittadini e delle associazioni, con la giusta miscela tra persone esperte e giovani seri e preparati, tra i quali il nostro Marco, a cui affidare con serenità il futuro del nostro Comune.

Spero e sono convinto lo possiate fare.

Piero Panerai