Che cosa meravigliosa, la comunità!
In un momento storico in cui l’individuo viene messo avanti a tutto, la nostra salvezza, come esseri umani e come cittadini, risiede ancora nella collettività. Vale anche per Calenzano.
Ripartire dai luoghi di aggregazione, puntare a una mobilità pubblica che lasci più tempo per la vita familiare e sociale, insistere sulla qualità dell’ambiente, restituire autorevolezza e dignità alle istituzioni, continuare sulla via dell’integrazione, dell’apertura e dell’accoglienza. Calenzano, come tutto il paese, ha bisogno di un rinnovato progetto di comunità.
Ha bisogno di un progetto politico di sinistra, condiviso e coinvolgente, che parta dal passato e che si arricchisca di futuro, mettendo accanto chi ha contribuito a costruire questa comunità con chi, mi auguro, avrà la possibilità di farla rifiorire.
Per questo sono orgogliosa si essere insieme ai miei compagni d’avventura nella lista dei candidati di Sinistra per Calenzano a sostegno di Marco Venturini sindaco.
Ci credo, perché credo fortemente nella forza che viene dalla condivisione. Non a caso lavoro per l’Unione europea, sono volontaria in un circolo che vive grazie all’operato di molti, sono iscritta alla CGIL che persegue la difesa di tutti i lavoratori.
Non a caso, da Firenze mi sono trasferita a Calenzano. Quando l’ho conosciuta, più di 10 anni fa, a Calenzano si respirava un senso di appartenenza e di collettività straordinario, condito dalla presenza costante di una politica attiva, condivisa e partecipata intesa come contributo di una comunità di militanti per una comunità di persone.
L’avvento intrusivo di una politica arrogante e nociva, anche se nuova, ha cambiato non solo la vita politica di Calenzano ma anche il suo essere comunità.
Il rischio ora è di vederla sfiorire sotto il peso di vuoti populismi, nuovi fascismi e persistenti e rinnovati personalismi.
Ciò non è accettabile. Occorre risvegliarsi. Occorre ritrovarsi e ripartire tutti insieme.
E da dove si parte, se non da sinistra?
Erika Bartolini
