L’incidente nell’area Eni di Calenzano, che ha visto la tragica esplosione del 9 dicembre 2024 e la successiva alluvione del 14 marzo 2025, ha evidenziato una situazione ambientale di estrema gravità. Le contaminazioni causate dalla fuoriuscita di acque industriali nel fosso Tomarello e in altri canali non autorizzati pongono seri rischi per la salute pubblica e l’ambiente circostante. A seguito di queste emergenze, la commissione speciale del Comune di Calenzano, con il responsabile dell’ufficio ambiente, Nicola Tanini, ha espresso preoccupazioni fondamentali, delineando un quadro tutt’altro che rassicurante.