Sono cresciuto in un piccolo paese a pochi km da qui, dove i rapporti umani e di vicinato sono tuttora molto stretti.
Mi porto dietro quel senso di appartenenza, di collettività, di “viverci”, come un sano antidoto verso quell'individualismo dilagante dei nostri tempi che ci porta solo a criticare anziché proporre, a non vedere nella diversità una miniera da esplorare per allargare i nostri orizzonti.