Qui il comunicato del Comune all'approvazione del PAESC e quello sui nostri dubbi iniziali, questo è il nostro comunicato al momento della conferma degli errori, seguito dalla replica dell'assessore Padovani a cui abbiamo risposto in questo comunicato.
Nonostante l’impegno preso una settimana fa in Commissione Assetto del Territorio, l’Amministrazione comunale di Calenzano si è ben guardata dal riconoscere pubblicamente l’errore macroscopico contenuto nel PAESC. La correttezza ed il rispetto degli impegni, si sa, sono merce rara anche a Calenzano. Non avendo provveduto a darne comunicazione l’Amministrazione tocca a noi porre rimedio raccontando come sono andate le cose.
Come si ricorderà il Consiglio comunale di Calenzano nella seduta del 03/10/2019 (Delibera n. 87/2019) aveva approvato il PAESC (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima), con il quale sono state definite le azioni future dell'Amministrazione in ambito ambientale, allo scopo di ridurre le emissioni di CO2 almeno del 40% entro il 2030, come previsto dal Patto dei Sindaci per l'Ambiente sottoscritto nel 2017. Il Piano approvato ha indicato per il triennio 2019-2021 una riduzione di 43’620,79 tCO2eq, pari al 18,35% grazie ad alcune misure in gran parte già assunte dalla precedente Amministrazione.
In questi giorni l’amministrazione Comunale sta attuando un percorso partecipativo per presentare il POC (Piano Operativo Comunale). In teoria, le linee urbanistiche su cui sviluppare la Calenzano del futuro.
In pratica, una bozza di intenti composta in gran parte di linee generali al limite del generico che in sé possono essere condivisibili.
Vorremmo sottolineare alcuni punti che a nostro avviso renderebbero la discussione più concreta ed utile per il nostro Comune:
La valorizzazione del nostro patrimonio naturalistico passa anche attraverso l’attenzione verso gli aspetti storici e culturali. Associazioni, studiosi ed operatori di Bologna e Prato lavorano da tempo alla secolare storia produttiva che accomuna queste due città del tessile, in gran parte grazie alla loro sapiente gestione delle acque: Bologna, la città della Chiusa e dei canali, storica capitale della seta; Prato, la città del Cavalciotto, delle gore e delle gualchiere, capitale del tessile e della lana. Riscoprire e strutturare gli antichi percorsi e le vie di comunicazione che videro questo fiorente scambio commerciale significa mettere in luce, rendere fruibile e godibile l’inestimabile bellezza storica e naturalistica dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Il dibattito aperto a livello nazionale sulla concessione per la gestione delle autostrade, con una parte delle forze di governo che preme per una revoca e la risposta della società concessionaria che denuncia sia un grave deficit che l’ipotesi di fallimento in caso di revoca stessa, pone gravi interrogativi anche al nostro Comune.
La realizzazione della terza corsia in A1 nel tratto che interessa il nostro territorio era stata contrattata dall’Amministrazione all’inizio degli anni 2000, ponendo vincoli sull’attuazione del cantiere, ottenendo in cambio il compimento a carico della società di varie opere dal valore di diversi milioni di euro e importanti per la valorizzazione ambientale del nostro Comune.
Fra tutte il Parco delle Carpugnane e la realizzazione della pista ciclabile fra Calenzano e Carraia.
L’associazione Sinistra per Calenzano presenta il suo progetto per la valorizzazione e la promozione dello sport e dell’attività all’aria aperta: una proposta che vuole essere un punto di partenza per la costruzione di un piano d’azione da presentare prossimamente all’Amministrazione, a seguito di un confronto con associazioni, cittadini e tutti coloro che vorranno dare idee e contributi.
“Nel mese di Settembre dello scorso anno - spiega Renzo Torrini, responsabile del gruppo di lavoro “Sport, Lavoro e Associazioni” di Sinistra per Calenzano - abbiamo formato vari gruppi di lavoro tematici, nei quali abbiamo coinvolto i nostri iscritti ma anche lasciato sempre la porta aperta alla cittadinanza per integrare e migliorare le nostre proposte di partenza. Il mio gruppo, che segue anche le tematiche relative allo sport, ha individuato alcune tematiche e obbiettivi concreti da poter discutere prima con i cittadini e poi da presentare all’Amministrazione per riuscire a concretizzarle. Sono state individuate due macro aree su cui lavorare: la prima sugli sport in strutture ben definite come palestre e campi sportivi, per le quali l’aumento del numero degli abitanti non ha coinciso con l’adeguamento delle strutture stesse - per esempio da troppi anni si promette una nuova palestra, mai costruita, non permettendo così alle società già presenti di crescere adeguatamente, ed escludendo la possibilità di farne crescerne di nuove e in nuove discipline; non sappiamo nemmeno quando sarà fruibile la nuova piscina. La seconda macroarea riguarda quella dello sport e attività all’aria aperta da poter praticare sul territorio calenzanese e che oggi presentiamo nello specifico.