Le settimane appena trascorse hanno riportato all’attenzione di tutti quella che è l’emergenza climatica: dopo mesi di siccità e caldo mai visti prima, forti temporali e trombe d’aria hanno colpito e devastato parte del nostro territorio causando, soprattutto nella costa toscana, due morti e ingenti danni. Questi fenomeni ci ricordano come il cambiamento climatico non sia un problema futuro ma una vera e propria emergenza già in atto. Ci accorgiamo di essere già in ritardo: è necessario iniziare subito una reale transizione energetica che renda il nostro modo di vivere più ecosostenibile.
Questo viene ancora di più evidenziato da un’altra emergenza che stiamo attraversando: quella economica-sociale che tocchiamo tutti i giorni con mano. Le bollette sempre più care che ogni mese riceviamo di gas ed energia elettrica sono un esempio concreto di questa crisi, frutto della speculazione finanziaria sui prezzi energetici che ha approfittato del contesto post Covid e della guerra, per aumentare enormemente i propri profitti. Pesano e peseranno sempre di più su imprese e famiglie un intreccio perverso di salari e pensioni basse ed aumento del costo della vita. Le misure messe in campo finora sono insufficienti, ciò che occorre è puntare radicalmente su un nuovo modello di sviluppo che riesca a coniugare equità sociale e sostenibilità ambientale.
È importante che anche a livello locale si mettano in atto tutti gli strumenti necessari per contrastare queste due importanti crisi che stiamo attraversando ma che al tempo stesso risultano essere solo all’inizio.
risultano essere solo all’inizio.
Ribadiamo l’idea di uno sviluppo sostenibile del territorio del nostro comune a partire dall’azzeramento nell’utilizzo di suolo vergine. È necessario entrare nell’ottica di una vera rigenerazione urbana, riutilizzando, ove possibile, quello che già è stato costruito lasciando a verde quei pochi fazzoletti di terra che si sono salvati dall’edificazione e che arricchiscono il nostro contesto urbano. A livello energetico è fondamentale creare i presupposti per uno sviluppo massiccio delle fonti rinnovabili anche attraverso l’autoconsumo collettivo per contrastare l’aumento dei costi e favorire l’utilizzo di energia sostenibile.
A seguito degli incontri sull’ambiente svoltisi a Calenzano nella prima parte dell’anno sta per formarsi dal basso un comitato promotore con l’intenzione di far nascere anche nel nostro territorio una o più Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con il coinvolgimento di cittadini, associazioni ed imprese.
È importante che anche l’Amministrazione Comunale superi ritardi ed incertezze e diventi uno dei soggetti in prima linea, mettendo a disposizione le strutture comunali e cercando il coinvolgimento delle aziende. Grazie alle notevoli dimensioni dei loro tetti, questi soggetti possono dare, attraverso il fotovoltaico, un contributo decisivo nella produzione di energia elettrica rinnovabile per l’autoconsumo della nostra comunità.
Per questo è importante partecipare il 13 settembre presso la Casa del Popolo di Calenzano, ore 21.15, all’assemblea pubblica promossa dalle associazioni per la costituzione del comitato promotore delle CER.