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Se una frottola viene ripetuta più volte senza essere contraddetta, può succedere che anche chi la dice, con il tempo, si convinca che sia vera.

Dev'essere quello che è successo martedì scorso, 27 giugno, al Consiglio comunale di Calenzano: ad una interrogazione della Lega sul costo del progetto delle case ERP in via Pertini, è stata rilanciata dal Sindaco la solita “fake”, come si dice oggi, che ci viene propinata da mesi: è vero, l’aumento di costo del progetto c’è stato rispetto al master plan approvato, ma l’incremento sarebbe di circa il 20%, in linea con l’aumento dei costi dei materiali edili.

Una frottola bella e buona. Se chi ha risposto per l’Amministrazione avesse avuto un po’ più di rispetto per il consiglio, avrebbe almeno avuto il garbo di andare a riguardarsi gli atti.

E gli atti parlano chiaro: il costo del primo stralcio del master plan oggetto di finanziamento - prima con fondi PINQUA e poi PNRR - è stato quantificato in € 10.338.184 sia nella delibera GM n. 165 del 08/03/2021, che nella delibera GM n. 187 del 22/11/2022. I quasi 15 milioni a cui fa riferimento il Sindaco comprendono anche i progetti del comune di Sesto Fiorentino, facenti parte dello stesso pacchetto approvato dalla Regione.

Disattenzione? Dimenticanza? No. Semplice imbarazzo di non saper spiegare come da tale costo iniziale si sia arrivati in un sol balzo dopo pochi mesi ai 16.927.000 dello Studio di Fattibilità Tecnico economica, redatto dagli stessi professionisti che avevano prodotto il master plan e inviato dall’Amministrazione in conferenza dei servizi per l’approvazione da parte degli enti.

Il nuovo valore inserito nel bilancio di previsione recentemente approvato indica un aumento del 63,7% (altro che il 20%!) e comporta un esborso a carico delle casse comunali di 5 milioni di euro. Se tutto va bene! Perché se va male, cioè se non si completa l’intervento entro il 31/03/2026, il Comune deve sobbarcarsi l’intero importo.

Una bella trappola in cui ha voluto infilarci a forza l’attuale Amministrazione. Lo abbiamo già detto: i tempi per concludere i lavori nei termini prescritti non ci sono più. Anche all’ultimo Consiglio il Sindaco è stato costretto ad ammettere che le cose stanno andando per le lunghe rispetto a quanto previsto: la conferenza dei servizi che doveva approvare il progetto è stata aggiornata e si riunirà di nuovo a luglio. E pensare che nel cronoprogramma approvato dalla Giunta nel novembre scorso si prevedeva che i lavori partissero questo giugno. Ora il Sindaco dice che avranno inizio ai primi del prossimo anno.

Invece che continuare a raccontare novelle ai consiglieri e ai cittadini, per una volta si prenda finalmente atto della realtà delle cose e ci si assuma la responsabilità di fermarsi con questo progetto, per il bene della nostra comunità.