Una delle interrogazioni presentate dal nostro gruppo consiliare nello scorso Consiglio comunale riguarda la questione dell'ex Mercatone Uno, per chiedere aggiornamenti sulla vicenda che con il fallimento della ditta Shernon srl ha lasciato a casa 1800 lavoratori, di cui 31 nel punto vendita di Calenzano.
Questi lavoratori e le loro famiglie hanno vissuto e stanno vivendo tuttora una momento molto difficile, innanzi tutto per l’assenza di certezze circa la ripresa dell’attività dopo la conclusione del bando di vendita e l’esame delle manifestazioni di interesse pervenute da parte dell’Amministrazione Straordinaria, ma anche perché penalizzati economicamente nell’erogazione della cassa integrazione per l’accordo che era stato sottoscritto oltre un anno fa in occasione della cessione alla Shernon che, pur di arrivare a salvare il posto di lavoro, avevano accettato di ridurre orari e stipendi.
Dopo il fallimento della Shernon Holding e il rientro in amministrazione straordinaria, i ministeri competenti hanno lavorato per l’accesso in tempi rapidi alla Cassa Integrazione Straordinaria, ma non hanno risolto il problema delle condizioni di accesso e di calcolo della stessa, come avevano chiesto e motivato le Organizzazioni Sindacali; inoltre, la richiesta di inserire con un emendamento nella Manovra Finanziaria una risposta dedicata per questi lavoratori, al fine di integrare gli importi della Cassa Integrazione, recuperando la penalizzazione dovuta all’accordo, ad oggi non è andata a buon fine in quanto l’emendamento, nonostante la disponibilità dichiarata di una parte delle forze politiche che sostengono la maggioranza, è stato bocciato.
Fra gli impegni assunti in Consiglio Comunale dall’Amministrazione vi era anche quello di “assumere, nei limiti delle proprie competenze, misure di sostegno anche economico ad hoc che possano attenuare l’impatto negativo prodotto dalla mancanza di reddito a cui andranno incontro i lavoratori e le loro famiglie”; inoltre il Sindaco aveva fra l’altro affermato che “tra le misure di sostegno che ho da subito proposto c’è la sospensione di eventuali pendenze che i lavoratori possono avere con il Comune, per tributi o tariffe, e l’attivazione di forme di microcredito”, e si è impegnato anche a farsi parte attiva verso le altre amministrazioni locali di residenza dei lavoratori di Mercatone 1 affinché una analoga disponibilità fosse messa in atto anche dalle altre amministrazioni.
Alla luce di queste premesse, il nostro gruppo consiliare ha chiesto informazioni all'Amministrazione su quali misure di sostegno economico siano state concretamente assunte verso questi lavoratori e quanti di loro ne hanno usufruito, su quali azioni ha intrapreso per sensibilizzare e coinvolgere le altre amministrazioni locali nel sostegno ai lavoratori di Mercatone Uno, se abbia o meno interloquito con l’Amministrazione straordinaria del fallimento per acquisire informazioni circa il destino del punto vendita di Calenzano, e se vi sia stato o meno un interessamento dell’Amministrazione verso il Ministro competente e/o i gruppi parlamentari a sostegno del provvedimento finalizzato a compensare le penalizzazioni subite dai lavoratori nell’erogazione della Cassa integrazione.