Ieri, durante il Consiglio comunale, è stata posta in votazione la decisione di dedicare alla memoria di Nilde Iotti la Sala consiliare del Comune di Calenzano. L’Ordine del Giorno, proposto dalla maggioranza, ha riscontrato l’astensione dei consiglieri della Lega e il voto contrario del consigliere D’Elia; il gruppo consiliare “Sinistra per Calenzano - Per la mia Città” ha invece dato il suo sostegno alla proposta, vista anche la mozione, presentata dallo stesso gruppo ed approvata in Consiglio lo scorso 23 Dicembre, in difesa della figura di Nilde Iotti e che impegnava l’Amministrazione a dedicarle una via o una piazza del nostro Comune.
Quando parliamo di Leonilde Iotti non ci riferiamo riduttivamente solo ad una donna comunista, ma ad una Madre Costituente, la prima donna eletta Presidente della Camera che, forte di quasi 16mila voti, ha partecipato all’Assemblea Costituente quando ha appena compiuto 26 anni.
Nilde ha origini umili, con un padre ferroviere e la madre casalinga; frequenta l’Istituto Magistrale e si laurea in Lettere alla Cattolica di Milano, grazie a una borsa di studio. Così, mentre insegna in un istituto tecnico, la politica entra nella sua vita, in parallelo con l’impegno per l’emancipazione femminile che la porta a guidare l’Udi di Reggio Emilia: questi due binari si sovrapporranno fin quasi a fondersi, quando entra nel gruppo ristretto dei 75 dell’Assemblea costituente, e più precisamente nella sottocommissione dedicata ai “Diritti e doveri dei cittadini”, dove le viene affidato il tema della famiglia. Nilde vuole ridisegnare il ruolo della donna all’interno della società, liberandola da leggi che ne sancivano la minorità giuridica (fra cui, all’epoca, la patria potestà, il carcere per l’adulterio e molto altro), battendosi anche per la condizione e lo status dei figli, equiparando quelli nati nel matrimonio a quelli concepiti fuori dalle nozze. Dalla lungimiranza e dalla straordinaria modernità di quel lavoro, a partire dal principio di uguaglianza scolpito nell’articolo 3, sarebbero discese le battaglie successive, le leggi sul divorzio e sulla parità salariale, la 194 che regola l’interruzione di gravidanza.
Dopo la morte improvvisa di Togliatti, nel ’64, anche i più scettici e maschilisti devono riconoscere lo spessore e la statura politica di Nilde Iotti, che accresce progressivamente il proprio peso nel partito. La fermezza e la finezza con cui guida la Camera dei deputati, dal 1979 al 1992, si riflettono nei suoi discorsi parlamentari, accessibili sul sito della biblioteca della Camera. Nel dicembre del 1999 Nilde muore, ricevendo l’ultimo saluto a Montecitorio da ventimila persone, e venendo poi sepolta accanto a Palmiro Togliatti.
Già nel ’92 Iotti profeticamente sottolinea la necessità del cambiamento della politica, facendo riferimento alla necessità del rinnovamento dei partiti, radicale e profondo, fatto a viso scoperto, in modo trasparente, sotto il controllo dell’opinione pubblica, che deve veder cambiare non tanto e solo le facce ma i metodi di azione, i comportamenti, la selezione dei gruppi dirigenti - parole che, nel nostro piccolo, cerchiamo di interpretare nell’azione e nell’organizzazione della nostra stessa associazione “Sinistra per Calenzano”.
Dedicare la Sala consiliare, un luogo fondamentale per la vita democratica della nostra comunità, ad una figura di questa portata non può che trovarci concordi, confidando che una targa in suo onore possa essere d’ispirazione a ciascun Consigliere nella sua azione politica; tuttavia, con l’approvazione della mozione di ieri, vorremmo comunque ricordare all’Amministrazione l’impegno a dedicare una via o una piazza a Nilde Iotti, affinché ciascun cittadino, passando da quel luogo pubblico, possa dedicare un pensiero ad una grande donna e dirigente comunista, esempio e simbolo di quel modo garbato, competente, appropriato di fare politica e di esercitare ruoli istituzionali nell’interesse della collettività e della cosa pubblica, ed a quanta necessità abbiamo, oggi, di recuperare proprio questo per ridare dignità alla politica attuale.