Il Consiglio comunale, all'unanimità, ha approvato oggi giovedì 24 febbraio l’Ordine del Giorno presentato inizialmente da Sinistra per Calenzano e poi condiviso da tutto il Consiglio comunale contro la guerra in Ucraina, per chiedere una risoluzione diplomatica e pacifica della crisi.
La rapida degenerazione della crisi russo-ucraina, iniziata nel 2014 e tragicamente precipitata con l'invasione e con i bombardamenti di oggi, chiama ad una mobilitazione di massa di tutte le forze politiche e sociali per chiedere con determinazione una de-escalation ed il ritorno al dialogo, per scongiurare il folle rischio che l’Europa torni ad insanguinarsi con una nuova guerra.
Una mobilitazione che l'Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha chiesto a gran voce nel suo appello del 22 febbraio, affinché "torni un grande e diffuso movimento per la Pace, oggi timido, e contro l'irresponsabile corsa al riarmo".
A Calenzano questa sensibilità è viva e pulsante: riconoscendosi nella presa di posizione del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale intitolata “Impedire il ritorno della guerra in Europa”, il tessuto sociale del nostro Comune ha dato vita, in occasione della discussione in Consiglio dell’Ordine del Giorno dedicato alla questione ucraina, ad un presidio sotto il Palazzo Comunale.
Un gesto simbolico e replicato in tante altre piazze d’Italia, ma che ha riscosso una partecipazione larga ed unitaria, e a cui ha preso parte tutto il Consiglio comunale e l’Amministrazione, interrompendo la seduta per scendere in piazza, al fianco dei cittadini, che hanno accolto con un grande applauso gli interventi del Sindaco e del Segretario ANPI di Calenzano.
La manifestazione è stata lanciata dalla Sezione ANPI “Silvano Franchi” di Calenzano e dall’Associazione Assieme, con tutti i Circoli del territorio, le forze politiche (Partito Democratico, Calenzano Futura, Gruppo Amici 5 Stelle Calenzano, e Sinistra per Calenzano), Orto Collettivo, SPI CGIL Calenzano e Associazione Anziani: un invito raccolto dalla cittadinanza, che ha manifestato coralmente, con chiarezza e decisione, la propria volontà di pace.