Si definisce Parco agricolo un’area nella quale viene creata, riscoperta oppure potenziata l’attività agricola al fine di salvaguardare e tutelare il territorio e l’ambiente in esso inserito.
Travalle, il grande fazzoletto di terra che si trova alle pendici della Calvana, nella sua idea originale, doveva essere proprio questo: un luogo dove riscoprire il mondo agricolo, tradizione in cui affonda le proprie radici la nostra comunità. Ad oggi l’ambientazione è assai suggestiva: una camminata lungo i suoi sentieri ti fa sentire distante dalla frenesia della città e ti regala scorci e panorami bellissimi.
Tuttavia, negli ultimi anni, il Parco è stato lasciato un po’ a sé stesso ed è stato oggetto di interventi alquanto fuori luogo. La piantumazione dell’area pubblica si è rivelata fallimentare, sia in quanto si è snaturata l’idea del progetto, cioè di andare a creare un mosaico verde in un contesto urbano, sia perché una volta piantati, gli alberelli sono stati trascurati, facendoli morire pochi mesi dopo e lasciando così un cimitero di plastica che dà un’immagine di degrado e rende più difficoltosa la cura dell’area.
Il Parco di Travalle dovrebbe tornare a rappresentare quell’ideale che ha ispirato le varie amministrazioni, che negli anni hanno avuto la volontà politica di respingere ogni pressione e impedito ogni intento edilizio, conservando integro questo ambiente.
I percorsi del Parco andrebbero potenziati culturalmente, posizionando un’adeguata cartellonistica che possa guidare i visitatori alla scoperta di questo territorio: ciò potrebbe portare ad una maggiore valorizzazione del Parco, anche agevolando la fruizione di quell’area pubblica che nel passato fu espropriata proprio a tale scopo. In tal modo si andrebbe anche a valorizzare le attività e i punti d’interesse lì presenti, come le diverse fattorie e il giardino della Villa.
Bisogna inoltre considerare che la zona si colloca alle porte del Parco della Calvana: è necessario segnalare adeguatamente i sentieri, in modo che i visitatori e i cittadini possano essere agevolati nell’intraprendere camminamenti di questo tipo.
Infine, auspichiamo che possa essere incentivato ed agevolato il raggiungimento a piedi del Parco: l’accesso da via dei Prati risulta infatti pericoloso per i pedoni.