Documento approvato dall'Assemblea Ordinaria dei Soci di Sinistra per Calenzano del 28/09/19.

La nostra Assemblea ordinaria si svolge in una situazione politica che soltanto due mesi fa era quanto di più lontano anche dalle nostre ipotesi più azzardate o fantasiose.

Il governo giallo-verde è imploso su se stesso, soffocando sotto il peso delle contraddizioni che ne componevano l'incerta base, ma, soprattutto, sulla smania di potere di Salvini.

È stato senz'altro un bene evitare elezioni anticipate con un panorama di destra razzista e xenofoba in piena espansione, ed il governo che si è formato ha riaperto un clima di speranza, generando al contempo molte aspettative.

Non deluderle nuovamente è quasi di sicuro l'ultima occasione per le forze democratiche e progressiste di porre argine ai populismi ed ai sovranismi che provengono dall'estrema destra. Occorre essere consapevoli di quanto questa formazione di governo appena delineata non sia capace da sola di battere tale pericoloso avversario che, nonostante gli errori commessi, è drammaticamente più forte che mai.

Sono dunque urgenti e necessarie misure reali ed incisive sul lavoro, sul reddito e sui diritti dei lavoratori, sulla sanità e sulla scuola. In altre parole, sono le politiche sociali a dover essere poste al centro dell’azione di questo Governo, abbinate ad una grande svolta ambientale che possa essere tradotta non solo in termini di tutela, ma anche di apertura di coraggiose ed importanti strade verso uno sviluppo sostenibile.

Che tutto ciò possa avvenire va verificato nei fatti; il programma presentato è purtroppo molto generico, e le contraddizioni aperte nei partiti che lo hanno presentato, con l'ultima novità (se di “fatto nuovo” si possa parlare) della scissione renziana, aprono incognite su di uno sviluppo positivo.

La Sinistra deve esercitare un ruolo determinante all’interno di questo quadro, per avere la possibilità e finalmente la forza di portare un contributo attivo e significativo nelle scelte di governo, al pari di amplificare una voce di effettivo rinnovamento dell'azione politica, lavorando nella società per ricostruire una coscienza civica e un nuovo progetto culturale di sinistra vera, autonoma e alternativa.

Per concretizzare in fatti queste importanti fondamenta alla base della Sinistra, occorre finalmente attuare quel progetto di unità disatteso in questi anni e tradottosi in frammentazioni incomprensibili, che hanno ridotto la sinistra ed i nostri ideali ad una totale irrilevanza e ad una funzione di mero testimone dei fasti che furono.

È necessario, urgente, ed ancora possibile, poiché l'impressione è che l'impegno del PD sia unicamente rivolto a rincorrere al “centro” la scissione renziana, invece che orientato alla riflessione ed a un bilancio che comprenda e faccia leva sui sei milioni di voti persi negli ultimi anni.

Occorre generosità, cuore, fatica e voglia di fare. Occorre abbandonare la difesa dei singoli “fortini”, abbattere gli steccati, ricoprire le trincee. Occorre abbandonare posizionamenti e piccole rendite, per mettersi completamente e seriamente a disposizione di un nuovo progetto, che in realtà deve crescere con nuovo vigore su basi antiche e valori forti.

Senza peccare di arroganza, ma con la modestia di una piccola realtà come la nostra, possiamo affermare che noi questo percorso lo abbiamo pensato, creato e portato fino in fondo. Siamo partiti da un'idea forte, siamo cresciuti in numero e volontà, ci siamo fatti conoscere, abbiamo lavorato sodo per condividere i nostri intenti. Oggi abbiamo una “casa” che rappresenta il 20% dei nostri cittadini, abbiamo formato liste elettorali ed eletto organismi dirigenti, specchio e portavoce del nostro messaggio, senza chiedere a nessuno la provenienza, la storia e l'appartenenza politica in termini di “tessera”, senza stabilire astruse percentuali di rappresentanza.

Ci ha guidato l’idea di un progetto collettivo per UNIRE e COSTRUIRE, ed è questa la base di partenza da dove vogliamo con forza rinnovare il nostro impegno, pur tenendo bene in mente la mole di lavoro da portare avanti e la entità di quella “sinistra” che dobbiamo riuscire a contattare, coinvolgere e riunire. Sarebbe estremamente utile a nostro avviso, nell'ambito delle riflessioni per una nuova forza della sinistra, attingere da molte esperienze simili alla nostra e prenderle ad esempio, poiché caratterizzate, sebbene radicate ed affermate nei territori, da tratti strutturali di più ampio respiro.

Guardiamo ad esse come ad una possibilità concreta dell'unire e costruire, di tenere in vita i valori e le proposte della sinistra. Noi siamo pronti a condividere il nostro bagaglio di esperienze ed impegno, e gridiamo con forza la volontà di metterci a disposizione in ogni modo, qualora si decida, come auspichiamo, di alimentare e far crescere un progetto di cui ognuno di noi sente il bisogno e la mancanza.