Sabato 26 ottobre si è tenuta nei locali della Casa del Popolo di Calenzano la nostra Assemblea Pubblica dedicata all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Partendo dal lavoro iniziato un anno e mezzo fa, ovverosia una vera e propria opera di osservazione sul territorio con rilevamenti dei punti di criticità, siamo arrivati ad una mozione presentata dal nostro gruppo consiliare all’Amministrazione comunale ed approvata all’unanimità, ove si chiede di elaborare il Piano Abbattimento Barriere Architettoniche.

Il ragionamento però è di più ampio respiro, e deve guardare ad una crescita collettiva culturale e sociale, un traguardo di benessere esteso ad ogni cittadino, poiché laddove non sussistono ostacoli e pericoli, la vita quotidiana può svolgersi in maniera migliore per tutti.

Se dunque l’obiettivo è l’eliminazione delle barriere, i passi da fare si articolano sulla presa visione, sulla catalogazione e sull’attuazione degli interventi risolutivi. Questo presuppone un lavoro costante di monitoraggio su due livelli complementari: le cosiddette “emergenze” (ad esempio i già identificati accessi mancanti alla stazione, agli edifici, ai verdi pubblici ed agli impianti sportivi, oppure gli scarsi attraversamenti pedonali con marciapiede abbassato), ed una individuazione territoriale, dalla quale ricavare le priorità zonali a cui porre rimedio.

Abbiamo anche predisposto una mappa online dove ogni cittadino ha la possibilità di visualizzare e segnalare le barriere architettoniche individuate sul nostro territorio, raggiungibile cliccando qui.

Il lavoro che ci aspetta si prospetta lungo ed articolato, ma non per questo utopico. È però necessaria la collaborazione di tutti i cittadini, in particolare di quelle associazioni di volontariato che ogni giorno si trovano a fare i conti anche con le problematiche sopra descritte. Suggeriamo perciò l’organizzazione di una sorta di tavolo di lavoro, dove la nostra Associazione può fungere da coordinatore ed intermediario fra le varie realtà. Se poi da un lato questa continua azione di rilevazione deve mettere in evidenza lacune non così scontate a vedersi (assenza di parchi giochi destinati anche ai disabili, necessità di semafori con dispositivi sonori per non udenti, ecc..), dall’altro deve oltretutto guardare oltre: non solo abbattimento, ma anche progettazione e costruzione con maggior criterio ed attenzione a queste tematiche.

Il nostro intento si vuole estendere infine anche a combattere la forse più resistente “barriera di sensibilità”, quella mentalità che porta a non accorgersi di come un comportamento sbagliato possa trasformarsi in un disagio enorme per chi non ha la fortuna di avere gambe solide in grado di schivare auto parcheggiate sui passaggi pedonali, biciclette legate ai pali, posti invalidi occupati abusivamente... In una parola: per chi non ha la possibilità fisica di combattere l’inciviltà.

Soltanto insieme possiamo portare avanti questa battaglia carica di valori umani, giorno dopo giorno. Vi chiediamo perciò di seguirci ed aiutarci nel nostro lavoro, con qualsiasi contributo desideriate offrirci.

Simona Pieri