Non c’è due senza tre: la Giunta e la maggioranza respingono per l’ennesima volta una mozione sulle rinnovabili proposta da Sinistra per Calenzano. Badate bene: non perché non sono d’accordo nel merito ma perché loro lo sanno già, loro lo stanno già facendo.

È cosi, c’è poco da fare: quello che non riescono proprio a sopportare è che il Consiglio pretenda di affrontare temi di pertinenza del governo locale, avanzare proposte, discuterle e dare indirizzi. Eppure sarebbe proprio questo il suo ruolo istituzionale. Non sopportano proprio che le minoranze svolgano un ruolo propositivo: si devono semplicemente limitare a ratificare o meno quanto deciso dall’Amministrazione.

Nel Consiglio comunale del 24 novembre il gruppo consiliare “Sinistra per Calenzano - Per la mia Città” aveva presentato una mozione la quale impegnava l’Amministrazione nel portare avanti una ricognizione sugli immobili di proprietà comunale su cui realizzare impianti fotovoltaici, non solo finalizzati all’autoconsumo dell’utenza comunale, ma anche per contribuire cosi alla nascita e allo sviluppo delle comunità energetiche sul nostro territorio e ad attivarsi per reperire risorse da destinare in bilancio a tale scopo.

Il senso era esattamente questo: visto che il Comune si sta impegnando a supportare le CER, non può limitarsi a incitare gli altri attori (cittadini, imprese), ad impegnarsi e ad investire risorse nelle rinnovabili, ma deve fare la propria parte, verificando le possibilità offerte dagli immobili pubblici e dalle aree di proprietà comunale, predisporre i relativi progetti, prevedere risorse di bilancio da dedicarci e reperire eventuali contributi e finanziamenti.

La mozione è stata respinta dal Sindaco e dai gruppi di maggioranza, PD e Calenzano Futura, considerandola una proposta superflua poiché l’Amministrazione è già impegnata, anche se fino ad oggi non risultano atti che attestino una la volontà del Comune di realizzare impianti di energie rinnovabili.

Due esempi di concrete opportunità sollevati nella mozione: il Comune ha affidato due anni fa la costruzione mediante project financing della nuova piscina olimpionica comunale che ha un’ampia superficie coperta, su cui tuttavia il progetto esecutivo non prevede la realizzazione di alcun impianto fotovoltaico. Altro progetto già appaltato, quello della scuola di infanzia di Dietro Poggio, su cui è intervenuta recentemente la risoluzione contrattuale, prevede un impianto FV soli su un piccola porzione del tetto, presumibilmente dimensionato rispetto all’autoconsumo della struttura scolastica, ma che non utilizza appieno tutte le potenzialità offerte dalla superficie della copertura, molto più ampia di quella utilizzata. È lesa maestà chiedere una verifica, revisione e aggiornamento di tali progetti, visto anche l’attuale impasse in cui si trovano entrambi gli affidamenti?

Colpisce soprattutto la superficialità, l’approssimazione di alcune risposte che sono arrivate dall’Amministrazione durante il dibattito, che dimostrano la non conoscenza dei progetti da loro stessi appaltati.

Così come nel piano triennale degli investimenti non è prevista alcuna somma destinata alla realizzazione di impianti di energie rinnovabili, se non quelle strettamente necessarie al riscatto degli impianti realizzati dieci anni orsono, derivate dai ricavi conseguenti alla valorizzazione della energia prodotta.

Un’altra occasione sprecata, una ennesima dimostrazione di chiusura e arroccamento di Giunta e maggioranza, di totale indisponibilità verso le proposte che provengono dalle minoranze e che valorizzano il ruolo di indirizzo del Consiglio.

Della serie: se e quando lo dico io, ci avevo già pensato, lo stiamo già facendo, e via e via…

Bravi. Continuate così.