Ancora non è iniziata l’estate e già in Toscana si segnalano diversi incendi boschivi nelle province di Pisa, Lucca e Pistoia. Per fare un bilancio occorre andare ai dati ufficiali dell’attività Antincendi Boschivi (AIB) del 2022 pubblicati il 15 settembre dalla regione Toscana alla fine del periodo di alto rischio.

Il 2022 è stato un anno critico con 591 roghi che hanno distrutto ben 2247 ettari di vegetazione, più del doppio rispetto alla media degli ultimi 7 anni.

Per fronteggiare gli incendi hanno operato oltre 4000 volontari e circa 500 operai forestali con oltre 700 mezzi allestiti AIB con l’aiuto di una flotta di 10 elicotteri, il tutto coordinato dalla sala operativa della Regione Toscana attiva tutto l’anno H24 (SOUP) e da 7 sale provinciali attive nel periodo di alto rischio incendi.

Gli eventi più disastrosi sono stati l’incendio di Massarosa, che ha interessato una superficie di oltre 900 ettari e danneggiato diverse abitazioni e quello di Cinigiano (SI) con oltre 800 ettari che ha minacciato il centro abitato.

Per quanto riguarda Calenzano, zona di competenza della locale sezione VAB, l’estate 2022 è trascorsa tranquilla con solo due incendi di sterpaglie.

Le indagini successive agli incendi dei Carabinieri Forestali indicano che la maggior parte degli incendi, circa l’80%, sono di origine dolosa o comunque involontaria, solo il 2 % originato da cause naturali per il restante non è stata individuata una causa certa.

L’estate del 2022 particolarmente siccitosa non ha certo aiutato e purtroppo i cambiamenti climatici in atto potranno solo peggiorare la situazione.

La Toscana, regione con la più alta superficie a bosco d’Italia con oltre 1.000.000 ettari, con la legge 39/2000 si è dotata di una organizzazione AIB basata su un limitato numero di dipendenti dei vari enti coinvolti (Regione, Unione dei Comuni, operai forestali, ecc.) e su un esercito di volontari di varie associazioni quali VAB, Racchetta, Prociv (ARCI), ANPAS, Misericordie etc. con l’importante supporto dei VVF.

Durante il periodo di alto rischio in tutte le sedi delle associazioni di volontariato che fanno attività AIB c’è sempre almeno una squadra di 2/3 volontari pronti a partire entro 5 minuti dalla chiamata della sala operativa ed almeno un’altra dopo 20 minuti.

Tutte le associazioni oltre a provvedere alla fornitura dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) degli operatori, operano su mezzi AIB di loro proprietà che hanno un costo notevole sia per il loro acquisto ed allestimento che può superare i 40.000 euro sia per il loro mantenimento. La convenzione con la Regione difficilmente riesce a coprire le spese di una stagione AIB per cui le ODV devono provvedere in autonomia tramite altri servizi a pagamento, offerte di sponsor, e al limite con contributi degli stessi soci.

Per la lotta agli incendi boschivi importantissimo è anche il contributo dei cittadini, sia in maniera preventiva - per esempio evitando di accendere fuochi durante il periodo di alto rischio o di transitare su campi secchi con le auto - che segnalando tempestivamente un rogo, ai numeri 800 425 425 (SOUP Toscana H24 ) oppure 115 (VVF).

Per approfondimenti: https://www.regione.toscana.it/emergenza-e-sicurezza/speciali/aib-antincendi-boschivi/organizzazione-aib

Luca Baldi

Articolo tratto dal decimo numero di Casa per Casa, dedicato a politiche sociali, salute e lavoro, disponibile qui