Pensiamoci bene prima di spendere 17 milioni di euro per progetti faraonici su scuole che, visto il drastico calo delle nascite, potrebbero rimanere vuote. Con molto meno si possono riqualificare le scuole esistenti, rinnovando gli spazi, adeguandoli alle necessità di una didattica moderna.

Nel piano triennale delle opere pubbliche approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 22 dicembre, sono stati fatti slittare dallo scorso anno i due interventi di edilizia scolastica più rilevanti: la nuova scuola elementare in località La Fogliaia per un importo di 6,6 milioni di euro e la demolizione e ricostruzione dell'intero plesso della scuola primaria di Settimello, per un importo di 10 milioni di euro.

Per tali progetti non sono previsti finanziamenti PNRR, né stanziamenti statali o regionali, e saranno quindi finanziati con mutui interamente a carico del bilancio comunale per un totale di 16,6 milioni di euro, esautorando quasi del tutto le possibilità di indebitamento del Comune nel prossimo mandato amministrativo.

A 5 mesi dalla scadenza elettorale un'Amministrazione un po’ responsabile sospenderebbe interventi così impegnativi, lasciando le possibilità di scelta all'Amministrazione che verrà. Invece secondo quanto annunciato in Consiglio stanno per mettere in gara il nuovo plesso de La Fogliaia.

Il Gruppo consiliare di Sinistra per Calenzano ha più volte sollecitato l'Amministrazione affinché fosse effettuata una verifica puntuale sulle proiezioni relative alla popolazione scolastica per i prossimi anni, prima di procedere alla realizzazione di tali interventi così impegnativi per il bilancio comunale.

Stando ai dati riportati sul DUP (Documento Unico di Programmazione) approvato a novembre dall’Amministrazione, con la realizzazione del nuovo plesso a La Fogliaia, i posti nella scuola primaria a Calenzano passeranno dagli attuali 900 a 1.125; da qui a quattro anni (quando presumibilmente saranno finiti i lavori e aperta la nuova scuola) gli alunni che frequenteranno la scuola elementare scenderanno dagli attuali 800 a 700 per poi andare ad attestarsi a 650 studenti alla fine del decennio, come si evince dalla tabella allegata, elaborata sui dati anagrafici riportati nel DUP.

Avremo quindi quasi il doppio dei posti disponibili rispetto ai bambini che andranno a scuola. E la tendenza per gli anni successivi, considerando i dati delle nascite degli ultimissimi anni, è quella di un’ulteriore diminuzione della popolazione scolastica in un contesto più generale di strutturale declino demografico che investe ormai tutto il Paese, la Regione e anche il nostro territorio.

Un contesto critico che non può certo essere ignorato come ha fatto fino ad oggi l’Amministrazione uscente, che ha voluto ostinatamente andare avanti in modo insensato su questi progetti decisamente fuori scala, senza effettuare alcuna seria verifica sull’andamento della popolazione scolastica.

Nella apposita Commissione consiliare, convocata su richiesta del nostro Gruppo consiliare per discutere del tema, i suddetti progetti sono stati giustificati anche con la necessità di fornire spazi più adeguati alla moderna didattica.

La riqualificazione delle scuole e degli spazi per la didattica è un obbiettivo sicuramente condivisibile, inserito anche nel nostro programma elettorale; ma riteniamo che possa essere perseguito senza realizzare opere inutili - come la costruzione della nuova scuola de La Fogliaia - o faraoniche - come la demolizione e ricostruzione della scuola di Settimello - ma continuando ad intervenire con progetti mirati di riqualificazione energetica e miglioramento sismico, come fatto per gli altri plessi scolastici, prevedendo eventualmente, ove necessario, anche ampliamenti o adattamenti degli spazi, con un impiego di risorse molto più limitato e, soprattutto, con tipologie di intervento in grado di beneficiare degli appositi finanziamenti statali e regionali.

Non resta che auspicare che prevalga il buon senso e che quindi si eviti di fare negli ultimi 4 mesi quello che non si è fatto negli ultimi 4 anni e mezzo, lasciando alla nuova Amministrazione la possibilità di fare scelte diverse.