Mi sono avvicinato a Sinistra per Calenzano poco dopo la sua nascita, quando i soci organizzavano iniziative nelle varie frazioni per far conoscere il progetto dell’Associazione. La necessità di conoscere, comprendere, approfondire e contribuire alla vita pubblica del nostro comune sono state alcune delle motivazioni che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Credo che quando si vive attivamente il proprio territorio si finisca per amarlo appieno e infatti è proprio quello che è successo.

Da studente quale sono, un tema che mi sta molto a cuore è quello dei giovani e quello che ruota attorno al mondo della cultura.

A Calenzano siamo fortunati: abbiamo uno spazio come CiviCa, la nostra biblioteca comunale, un’eccellenza a livello metropolitano e regionale. Frutto di un’idea di Calenzano che metteva al centro la cultura, è stata oggetto di investimenti che hanno reso alla cittadinanza un nuovo spazio frequentabile a tutte le fasce di età, a tutte le ore del giorno per diversi utilizzi: c’è chi studia, c’è chi legge il giornale o semplicemente un libro, c’è chi partecipa a conferenze ed iniziative organizzate nella sala polivalente. Intorno a questo nuovo spazio è nata anche un’Associazione che ha arricchito ulteriormente la vita sociale, non solo della biblioteca, ma del Comune tutto: un gruppo di persone che curano quel luogo e lo animano quotidianamente.

Negli ultimi anni abbiamo notato come l’utenza della biblioteca è man mano aumentata e questo ha causato una veloce saturazione degli spazi al suo interno. Spesso abbiamo ricevuto segnalazioni le quali riportavano un cattivo utilizzo di questi ambienti. Come forza politica che si promette di amministrare questo Comune non possiamo ignorare questa situazione. Consapevoli che CiviCa sia un servizio chiave del nostro territorio dobbiamo valutare le possibili soluzioni per potenziare e ampliare questi spazi. è infatti importante dotare la biblioteca di un maggior numero di testi e ampliare gli orari di apertura.

Pensiamo sia necessario dare uno spazio adatto ai tanti ragazzi che il pomeriggio, uscendo dalle scuole elementari e medie, desiderano fermarsi in biblioteca per stare insieme e/o studiare insieme predisponendo ambienti adatti allo studio collettivo, come ad esempio delle sale studio, senza invalidare il lavoro di chi frequenta la biblioteca per uno studio “solitario” e privo di distrazioni; pensiamo sia importante dotare il nostro territorio di spazi in cui i ragazzi e le ragazze possano ritrovarsi, senza che questi siano marginalizzati. È quindi necessario prevedere un ampliamento degli spazi, aumentando così il numero di postazioni a disposizione e del servizio.

Vi è anche una strada parallela, e non sovrapponibile, che può e deve essere percorsa: quella che vede il coinvolgimento dei tanti circoli presenti sul nostro territorio, incentivando loro a mettere a disposizione alcuni spazi dedicati allo studio. In secondo luogo, ma non meno importanza, il riutilizzo dei vari spazi che il comune possiede, salvandoli così dal mercato e restituendoli alla comunità. Questo è quello che dovrebbe fare un’Amministrazione comunale che ha a cuore la cultura.

Un ultimo accenno è d’obbligo per Officina CiviCa. L’idea era molto buona, ovvero quella di uno spazio polifunzionale per accogliere eventi culturali, convegni, incontri, workshop, corsi di formazione, spazi coworking etc… Tutte idee condivisibili e necessarie per la nostra comunità. Tuttavia, l’ambiente dedicato a questo progetto non è stato utilizzato in tal senso. È invece importante dare gambe a un progetto del genere, diffonderlo sul territorio e farlo conoscere, tenendo sempre a mente il grande patrimonio immobiliare e associativo che il nostro Comune ha e che deve poter rimanere a disposizione della comunità.

CiviCa, e il suo braccio operativo Officina CiviCa, devono diventare il centro culturale di Calenzano, luoghi polifunzionali e trasversali che capillarmente uniscono il nostro territorio. Solo così Calenzano potrà continuare a essere una vera officina di cultura.

Matteo Montecchi