L’elezione di Elly Schlein a Segretaria nazionale del Partito Democratico segna una novità dirompente nel panorama politico nazionale, che non possiamo che accogliere positivamente.
La mobilitazione popolare per il voto alle primarie del 26 febbraio impone all’intera area democratica un cambiamento radicale nei programmi e nelle scelte di governo ad ogni livello.
Una trasformazione ardua, un compito difficile, complicato anche dalla notevole discrepanza riscontrata rispetto al voto degli iscritti nei circoli che aveva invece visto in vantaggio Bonaccini.
La risposta alla richiesta di chi col voto ha sostenuto la mozione Schlein non può essere un semplice “rifarsi il trucco”, o peggio ancora, il riciclare quei modelli politici che gli elettori hanno chiaramente bocciato.
Com’è giusto che sia, spetterà al PD stabilire a ogni livello come organizzarsi e cosa fare. Sarà però solo sulle scelte concrete che si potrà misurare il cambiamento chiesto a viva voce, quella svolta nel segno della giustizia ambientale e sociale che anche noi da tempo auspichiamo.
Ci auguriamo che anche a Calenzano le linee programmatiche proposte dalla nuova Segretaria nazionale si possano concretizzare in tempi utili, ad esempio sui temi della rigenerazione urbana ad uso di suolo zero – principio attualmente disatteso nel nostro Comune - e della lotta ai cambiamenti climatici, ma anche rispetto all’apertura alla consultazione della base sulle scelte di governo e al superamento del modello dell’uomo/donna solo/a al comando.
Posizioni che potrebbero aprire inediti spazi di convergenza, se i temi saranno correttamente e convintamente declinati coinvolgendo cittadinanza e forze politiche e sociali; ma se queste proposte si confermassero vani slogan e non corrispondessero ad un vero cambiamento, a livello nazionale come a livello locale, a risentirne sarà l’intera società democratica, delusa per l’ennesima volta.
Sinistra per Calenzano, come soggetto civico locale, plurale e indipendente dai partiti nazionali, rimane aperta e coerente con la sua posizione: per noi, è intorno alle questioni concrete che si può fare fronte comune, è su scelte pratiche nel chiaro segno della giustizia sociale e climatica che ci si deve confrontare a tutti i livelli, per ricreare quel fronte progressista unitario che puntiamo a rappresentare.