Il nostro territorio è ricco di un grandissimo capitale naturale con importantissime valenze ambientali, storiche e culturali che devono essere tutelate, conservate e valorizzate in tutte le loro valenze, con giudiziosi equilibri di natura socio-economica ed ambientale.

Occorre assumere seriamente l’emergenza climatica come prioritaria nelle agende politiche.

Siamo in un periodo storico e politico unico, con emergenze ambientali irreversibili quali il cambiamento climatico che necessitano di scelte politiche a tutti i livelli, nonché di un grande coinvolgimento delle comunità locali al fine di fornire consapevolezza sulle problematiche e sulle loro soluzioni.

Scopo di una Amministrazione è anche quello di fornire strumenti di conoscenza del territorio ai cittadini in un processo complessivo culturale di costruzione di processi di partecipazione e di innovazione sociale, per avere decisioni condivise, non di pura burocrazia informativa come è adesso.

A livello locale molto si può fare andando a lavorare su obiettivi sfidanti che portino a visioni, scenari e progetti nell’ottica della sostenibilità ambientale e della transizione energetica.

  • Il nostro territorio è una risorsa preziosa ma in lento esaurimento, soprattutto se viene continuamente intaccata in maniera irreversibile da progetti di edificazione come avviene adesso. Il criterio del consumo di suolo zero deve essere il faro di una politica di preservazione del territorio, per andare verso la rigenerazione urbana e la riqualificazione.
  • Si deve intervenire favorendo il ritorno degli abitanti nel territorio collinare, quale indispensabile presidio territoriale, riutilizzando da un lato il patrimonio edilizio in stato di abbandono e dall’altro andando a promuovere lo sviluppo di attività agricole che siano in sintonia con la sostenibilità ambientale.
  • La tutela del nostro territorio deve tenere di conto delle sue peculiarità ma soprattutto delle sue fragilità, andando ad investire maggiormente nella prevenzione dei fenomeni erosivi e degli incendi, attivando specifiche progettualità.
  • L’habitat dei Monti della Calvana e delle aree limitrofe quale il Parco di Travalle necessitano di una strategia complessiva che li ricolleghi tra di loro in un disegno più ampio conservativo e di tutela più elevato, al fine di valorizzarlo e di inserirlo in un disegno organico.
  • Si possono attivare nel nostro territorio dei modelli energetici basati su autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, elettriche e termiche, con implementazione dell’uso dei tetti per il fotovoltaico con migliorie e ristrutturazioni tendenti al massimo efficientamento energetico degli edifici, in grado di contribuire alla lotta contro l'emergenza climatica, come obiettivo locale strategico nell’ottica del perseguimento della transizione energetica.

Riteniamo importante che l’Amministrazione comunale si muova in maniera tale da coniugare le strategie di pianificazione locale con le azioni di sostenibilità e gli interventi di transizione energetica.

Articolo tratto dal nono numero di Casa per Casa, dedicato ad ambiente, urbanistica e mobilità, disponibile qui