Negli ultimi anni sentiamo sempre più parlare di invecchiamento della società. Gli anziani quindi diventano sempre più numerosi, a fronte di una diminuzione delle nascite. Il trend nazionale si rispecchia anche nei dati di Calenzano: nel 2002 si stimava circa il 19,4% della popolazione in età over 65; gli ultimi dati del 2022 ci indicano che questa fascia è salita al 24,9%. Conferma tale tesi l’aumento dell'età media di circa 3 anni.

Sebbene si possa pensare a queste persone come ad un gruppo statico e omogeneo, negli ultimi decenni si evince che questo non è più vero. La fascia di età over 65 è molto promiscua al suo interno e anche molto dinamica. I servizi e bisogni richiesti quindi cambiano, anche velocemente, nel tempo: è necessario fare una riflessione sullo stato dell’arte dei vari servizi presenti sul nostro territorio rivolti a questo gruppo sempre più numeroso di persone.

In quest'ottica risulta fondamentale il contributo delle associazioni, che affiancano quotidianamente Amministrazione comunale e Società della Salute; fortunatamente Calenzano vanta una fitta rete associazionistica che quotidianamente si attiva per soddisfare questi bisogni. Un esempio di queste sono l’Associazione Anziani di Calenzano, lo SPI CGIL - Lega di Calenzano, le Pubbliche Assistenze e le Misericordie. Queste realtà svolgono ogni giorno importanti attività che assolvono a diversi bisogni su più fronti. Tra i servizi che svolgono rientrano i trasporti: questo tipo di attività risulta di fondamentale importanza per quelle persone che hanno difficoltà a muoversi per andare a passare delle visite, andare in farmacia o più semplicemente andare a fare la spesa. Guardando l’altra faccia della medaglia nello svolgere queste attività anche i volontari si tengono attivi e socialmente impegnati: la mission dell'associazionismo a Calenzano, oltre allo svolgimento dei servizi, risulta essere soprattutto quello dell'invecchiamento attivo dei propri volontari. A fianco di queste attività molte associazioni mettono su attività che puntano alla socialità: dalle ultime ricerche emerge come la solitudine sia una condizione sempre più presente nella fascia anziana. In un momento come quello che stiamo attraversando, post-pandemico, è importante iniziare a ri-coinvolgere queste persone attraverso occasioni come quelle del “Pranzo insieme”, un esperimento che si è rivelato riuscitissimo. Per far fronte a questa problematica risultano essere di estrema importanza anche i circoli, presidi di socialità di tutti i giorni.

Risulta strategico e fondamentale rafforzare il legame con le associazioni, punti terminali di questi servizi. Grazie a questi soggetti è infatti possibile capire come si evolvono i bisogni di questa categoria che come già detto è in continua evoluzione. Per farlo è necessario ricostituire le consulte comunali, strumenti previsti dal nostro statuto comunale: essi infatti potrebbero essere strumenti adeguati di partecipazione e di confronto, volti ad arricchire entrambe le parti.

- Matteo Montecchi

Articolo tratto dal decimo numero di Casa per Casa, dedicato a politiche sociali, salute e lavoro, disponibile qui