Durante il Consiglio comunale del 30 gennaio scorso, come Gruppo “Sinistra per Calenzano - Per la mia Città” abbiamo presentato un’interrogazione per avere maggiori informazioni sullo stato del cantiere per la realizzazione del nuovo centro servizi e della nuova guardiania del Parco del Neto.

Il progetto, tra l’altro anche decisamente impattante per il Parco, ha infatti subìto uno stop dovuto al fallimento della ditta appaltatrice.

I lavori erano stati assegnati lo scorso agosto e dovevano terminare poco dopo la metà di febbraio; invece, dopo l’approntamento del cantiere e le prime opere realizzate, fra cui l’abbattimento delle alberature e lo scavo di sbancamento, lo scorso novembre gli uffici hanno preso atto dell’abbandono del cantiere, e a fine dicembre è stato risolto il contratto.

Purtroppo, non è la prima volta che lavori affidati in appalto dall’Amministrazione comunale di Calenzano si bloccano con l’interruzione dei cantieri e la risoluzione dei contratti di appalto, così come successo con la scuola di Dietropoggio.

In più, ad oggi il cantiere risulta abbandonato, e privo anche delle più semplici misure di sicurezza: questo lo rende pericoloso, vista anche la frequentazione di bambini di ogni fascia di età.

Per questo ci è sembrato opportuno porre alcune domande all’Amministrazione, e nello specifico:

  • Se prima dell’aggiudicazione erano state effettuate tutte le verifiche sulla qualificazione e sull’affidabilità della ditta appaltatrice;
  • Se ditta appaltatrice aveva segnalazioni di illeciti professionali registrati nel casellario ANAC;
  • Se nello specifico caso la verifica dello stato di consistenza dei lavori eseguiti avverrà attraverso una perizia di un professionista incaricato dall’Amministrazione;
  • Se si ha notizia di contestazione in sede giurisdizionale del provvedimento di risoluzione da parte dell’appaltatore;
  • Se sono state quantificate le penali da applicare all’appaltatore e se sia stata escussa la garanzia prestata dall’appaltatore a tutela dell’esecuzione del contratto; in caso positivo indicare le somme richieste dall’Amministrazione e quelle effettivamente incassate;
  • Se sia stata presa in considerazione la possibilità di assegnare i lavori al secondo classificato in graduatoria dell’appalto già espletato e per quale motivo sia stata scartata tale possibilità;
  • Quali sono le misure che intende assumere per prevenire il ripetersi di episodi di risoluzione contrattuali per inadempienza delle ditte esecutrici (e/o per fallimento) che si succedono con una certa frequenza.

Al prossimo Consiglio comunale ne sapremo di più.