La situazione di congestione quotidiana sulla nostra viabilità di attraversamento sull’asse Sesto Fiorentino - Prato e sulla viabilità di accesso al casello autostradale ha raggiunto negli ultimi tempi livelli di disagio preoccupanti.

Se muoversi diventa difficile, coloro che abitano su Via di Prato e Via Vittorio Emanuele sono costretti a subire ogni giorno un inquinamento sia acustico che da polveri sottili insopportabile, che va ad aggiungersi a quello determinato dall’attraversamento dell’autostrada che percorre longitudinalmente il nostro territorio.

Calenzano e i suoi cittadini, tra l’altro, da almeno quindici anni stanno pagando un prezzo molto elevato in termini di disagi a causa dei lavori di adeguamento autostradale; disagi che ultimamente colpiscono frequentemente le frazioni attraversate dalla SP8 Barberinese, viste le recenti chiusure notturne.

Questo sacrificio possiamo dire tranquillamente che non sia preso in particolare considerazione dagli enti territoriali sovraordinati. Infatti, per il Sindaco Metropolitano e il Presidente della Regione la priorità rimane una sola: la nuova pista aeroportuale.

Servirebbe una gestione diversa del traffico, soprattutto pesante, nelle ore di chiusura necessarie all’esecuzione dei lavori ed elevare la SP 8 almeno al rango di strada di interesse regionale per il ruolo strategico che svolge.

Inoltre per ridurre la congestione della viabilità di collegamento tra Firenze e Prato, la Mezzana Perfetti Ricasoli dovrebbe essere completata, superando le attuali strozzature per arrivare ad un assetto a due corsie per senso di marcia.

Da questo punto di vista, è inaccettabile anche che Calenzano possa contare per le sue stazioni di fermate dei treni in transito con cadenza così inadeguata. Occorre che si facciano fermare più treni regionali alle stazioni di Pratignone e/o di Calenzano.

Una Amministrazione comunale che intende far rispettare il territorio che amministra e i suoi abitanti, avrebbe aperto una vertenza con la Regione e la Città metropolitana su questi aspetti irrisolti.

Invece si è pensato soltanto ad autorizzare nuove edificazioni, a saturare con nuovi capannoni, case e centri commerciali gli ultimi fazzoletti di terreni rimasti liberi in territorio urbano, proprio a ridosso di quella viabilità già fortemente congestionata, in particolare con le previsioni di nuovi capannoni nell’area di Fibbiana, e la nuova area commerciale a ridosso del casello autostradale.

Per quanto riguarda l’intervento previsto a Fibbiana siamo al paradosso: per far costruire qualche migliaio di mq in più l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto il declassamento di 2 km di strada provinciale barberinese, compreso il ponte sul torrente Marina, accollandosi gli oneri di manutenzione. Allo stesso tempo però non è stata in grado di far prendere in carico alla Città metropolitana stessa la galleria urbana del Colle, nonostante vi fosse già una delibera di indirizzo in tal senso, e non è stata nemmeno interpellata rispetto alla progettazione della strada Legri-Carlone. Questo la dice lunga sulla considerazione verso il Comune di Calenzano da parte di Regione e Città metropolitana.  

Anche per questo c’è bisogno di un cambiamento. Nel caso che la nostra coalizione civica progressista risultasse vincente nelle prossime elezioni, faremo tutto ciò che serve per avere almeno maggior rispetto per Calenzano ed i suoi abitanti.