Abito da Calenzano dal 1980 e sono una madre, separata, con un figlio adolescente. Sono una persona gentile e disponibile ma so anche essere tenace e testarda per le cause che ritengo giuste. Il dialogo ed ancor più l’ascolto sono alla base della mia vita.
Ho praticamente sempre vissuto qui e ho assistito allo sviluppo e al cambiamento del nostro paese anno dopo anno.
Sono sempre stata convinta che per gestire un territorio, bisogna conoscerlo, amarlo, osservarlo, ascoltarlo, non solo con i propri occhi ma anche con quelli di chi il territorio lo vive quotidianamente. Solo così si possono capire le reali necessità dei suoi abitanti. Il dialogo e l’ascolto con i cittadini sono pertanto fondamentali.
Calenzano ha un importante patrimonio storico e naturalistico che lo rende uno dei paesi più belli della piana. Basta pensare al borgo medievale, al parco di Travalle, al parco del Neto. È un patrimonio immenso, che va tutelato e valorizzato.
Mi sono battuta con tenacia e fermezza per salvare il Pino di Via Larga, che stava per essere tagliato senza le opportune perizie. Sono stati tagliati purtroppo però decine di alberi sani che davano ossigeno ed ombra e creavano zone di aggregazione per anziani e bambini (vedi “Giardini del Conad”).
Reputo dannosa ed oltremodo esagerata la cementificazione a cui è sottoposto il nostro territorio a scapito del verde pubblico. Che paese vogliamo lasciare ai nostri figli? Pieno di fabbriche, case, strade ma senza ossigeno? Beh…io no!
Dobbiamo puntare alla realizzazione di punti di ritrovo per giovani, centri culturali e sportivi, per offrire alternative alla strada e alla delinquenza. Sfruttiamo quello che già c’è di costruito e diamo nuova vita al vecchio.
Per tutti questi motivi ho accettato l’invito di Giuseppe Carovani ed appoggio il suo programma con entusiasmo, perché rispecchia pienamente i miei principi e punta ad una Calenzano più sostenibile e vivibile.
Daniela Violi