Parlando con alcuni compagni, con i quali ho vissuto un pezzo del mio percorso politico e con i quali oggi ci troviamo in campi diversi, gli ho chiesto come si può pensare di stare insieme all'attuale PD. la risposta è stata: ma Calenzano è un'altra cosa, non sono elezioni nazionali!
Io non sono d'accordo. Per chi, come me. fa attività sindacale in fabbrica da più di vent'anni, sa sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresenta, cosa hanno voluto dire le prese di posizione del PD verso di essi.
Chiediamo al Governo e al Parlamento di ripristinare l’elezione diretta dei sindaci delle città metropolitane.
L’esperienza di questi anni ci ha dimostrato che il sindaco di Firenze fa il sindaco di Firenze e non guarda un metro più in là dei suoi confini. Sul tema aeroporto mai avviato un reale confronto con le amministrazioni del territorio, solo arrogante volontà di comando.
La riforma Del Rio ha creato un ibrido ingovernabile che, affidando in automatico l’amministrazione delle città metropolitane ai sindaci dei capoluoghi, ha sottratto queste figure alle regole della democrazia rappresentativa.
Basterebbe il buon senso per capire che si tratta di un’opera inutile e dannosa alla quale opporsi senza mezzi termini.
Carissime attiviste di NON UNA DI MENO,
a nome di Marco Venturini, candidato sindaco per Calenzano, dei 32 candidati delle due liste a suo sostegno, e dei firmatari in calce, desideriamo esprimere la nostra solidarietà ed appoggio totale nei vostri confronti, soprattutto nell'ambito della vostra iniziativa "Verona Arriviamo" contro il Congresso Mondiale delle famiglie.
"Ma chi credete che porta avanti il lavoro nella filiera del vivaismo pistoiese? Chi pensate che contribuisce a tenere in vita la filiera del tessile a Prato? Chi è secondo voi che sta alla base del lavoro da bracciante nella produzione di olio e vino nel Chianti e dintorni? Chi ci aiuta in tutto questo, che produce ricchezza per tutti noi? Sono questi ragazzi, venuti da terre lontane e povere, bisognosi di lavorare e migliorare la loro misera condizione. Sono loro che riempiono il vuoto lasciato dai nostri giovani, che faticano tante ore al giorno, sottopagati, non garantiti, spesso a nero, lo fanno in silenzio, in modo mite e volenteroso, lo fanno senza rispondere alle nostre assurde accuse di parassiti, di fannulloni."