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Sinistra per Calenzano

Il Nostro Progetto

In questi giorni l’Amministrazione Comunale pubblica il bando per la “forestazione” urbana, richiedendo a tale scopo il contributo monetario di cittadini ed associazioni per piantare alberi in aree pubbliche (con costi piuttosto rilevanti per ciascun albero), e contemporaneamente la Regione Toscana proroga i termini per la partecipazione dei comuni al bando Carbon Neutral, che prevede la possibilità di finanziare progetti di forestazione urbana per un massimo di 400’000 euro.

Facciamo un po’ di chiarezza e smettiamola di cambiare il nome alle cose: il bando "piantiamolo!" del Comune di Calenzano riguarda il verde di arredo urbano, e non risponde alle esigenze da noi evidenziate sulla possibilità di dar vita a progetti per la forestazione urbana. Si tratta di propaganda dal respiro corto, che viene messa ancor più in evidenza dalle proposte contenute nel POC, dove si vanno ancora ad occupare altre zone vergini ed il verde è ridotto a piccole fasce, praticamente assente.

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Ultimamente abbiamo potuto apprezzare una maggiore attenzione, da parte del Sindaco di Calenzano, nell’informare i cittadini sull’andamento dell’emergenza COVID-19 sul nostro territorio: oltre ad aver provveduto alla riapertura del Centro Operativo Comunale anche per coordinare le azioni di supporto ai cittadini in quarantena, sono stati diffusi alcuni dati (seppur non aggiornati, poiché è stato anche spiegato che l’ASL fornisce i dati alle Amministrazioni con un ritardo di alcuni giorni dovuto alla raccolta dei dati di contatto dei cittadini positivi al virus), riferendo per Calenzano un’incidenza dei contagi nella popolazione dell’1,1% (come in effetti ci risulta per il 27 ottobre), in linea con quella della popolazione dell’area metropolitana fiorentina (per la provincia a noi risulterebbe per lo stesso giorno lo 0,7%). Apprezziamo questa iniziativa e ci auguriamo che continui nel tempo.

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Nel Consiglio comunale di giovedì scorso il Gruppo consiliare “Sinistra per Calenzano - Per la mia Città” è tornato ad occuparsi tramite un’apposita interrogazione del sottopasso autostradale di via Vittorio Emanuele, che, come testimoniato anche da diversi cittadini, con l’arrivo delle piogge autunnali è tornato ad allagarsi, creando disagi alla circolazione degli automezzi e dei pedoni.

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Durante il Consiglio comunale di ieri, il Gruppo consiliare “Sinistra per Calenzano – Per la mia Città” ha presentato congiuntamente con i gruppi di maggioranza un ordine del giorno finalizzato ad eliminare le discriminazioni emerse nelle limitazioni delle attività di somministrazione di cibi e bevande del DPCM del 25 ottobre.

In particolare, una circolare ministeriale emessa a inizio settimana ha specificato che i centri sociali, culturali e ricreativi non possono più svolgere attività sociale di bar e ristorazione nemmeno con i limiti d’orario previsti nel DPCM, costringendoli di fatto alla chiusura completa, malgrado proprio l’attività di somministrazione sia la principale fonte di sostentamento economico che consente a tali centri di portare avanti le proprie iniziative, mantenere i propri dipendenti e le proprie strutture, consentendo di fatto la sopravvivenza di questi presidi territoriali.

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Articoli sul POC: 0) Opinione complessiva; 1) Uso di suolo zero? Parliamone, ma soprattutto applichiamolo (questo articolo); 2) Nuove superfici commerciali, ignorando gli assi viari intasati e la crisi economica3) A proposito di memoria corta: "sarebbe stato meglio non costruire le case intorno alla fonderia"...

Mercoledì 21 ottobre è iniziata in Commissione Ambiente del Senato la discussione di una proposta di legge del Partito Democratico per “dire basta all’urbanistica espansiva che consuma il territorio e ai disegni di città che distruggono gli spazi verdi e inquinano i nostri polmoni”, per citare il post pubblicato per l’occasione sulla pagina Facebook del PD nazionale.

Allo stesso modo, nel Documento Programmatico del PD di Calenzano pubblicato nel novembre 2018, dunque sei mesi prima delle elezioni comunali, si specificava che “il consumo di suolo ZERO deve diventare una realtà tangibile ed effettiva”, puntando sulla rigenerazione urbana, e restando lontani dal limite di 21’000 abitanti indicato dall’ultimo Piano Strutturale Intercomunale, perché “l’espansione degli ultimi anni richiede oggi un rallentamento e una riflessione”.

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